. Un giogo : romanzo . falso carattere del nipote gli si rivelò ad un allora lo aveva giudicato favorevolmente, ingannatodalle apparenze; ma quando, studiandolo attentamente, ne — 25 - conobbe il freddo egoismo, la volontà assoluta e dispotica,comprese di essersi annidata la serpe in seno. E Marta, lo aveva forse intuito, nel giorno in cui erasimostrata tanto avversa ad accogliere il giovane sotto illoro tetto Quello che non era balenato alla mente di lui, uomoesperto della vita, conoscitore del cuore umano, essa loaveva sentito neir anima, come un funesto presentimento. Che poteva
. Un giogo : romanzo . falso carattere del nipote gli si rivelò ad un allora lo aveva giudicato favorevolmente, ingannatodalle apparenze; ma quando, studiandolo attentamente, ne — 25 - conobbe il freddo egoismo, la volontà assoluta e dispotica,comprese di essersi annidata la serpe in seno. E Marta, lo aveva forse intuito, nel giorno in cui erasimostrata tanto avversa ad accogliere il giovane sotto illoro tetto Quello che non era balenato alla mente di lui, uomoesperto della vita, conoscitore del cuore umano, essa loaveva sentito neir anima, come un funesto presentimento. Che potevasi fare adesso? Nulla!!... + Allontanare Roger, dopo sedici anni di comune convi-venza/non era possibile, senza gettargliene in faccia lacausa. E facendolo,, il suo onore macchiato, esigeva unariparazione. Ma questo portava lo scandalo, quello scan-dalo che egli voftva evitare per Lydia. In tale dilemma, non rimaneva quindi altro che lasciarcorrere lacqua per la sua china, e fu appunto ciò cheil duca fece. ^(§iks. WZ3* IV. Lydia stava per finire il diciottesimo anno, allorché ilmarchese Fedi, invaghitosi di lei, ne chiese la mano. Lieto della proposta, il duca laccettò, e dopo brevetempo ebbero luogo le nozze. Bella — come abbiamo già detto — di una bellezzaideale, la giovane accoppiava, alle doti esteriori, unanimabuona ed affettuosa. Adorando la madre, per la quale aveva la venerazioneche si ha per la persona che si crede la più perfetta fraquante sono sulla terra,essa aveva compreso, come nellavita di Marta esistesse un mistero fatale, che la rendevainfelicissima. Troppa volte era stata testimone delle suelacrime, delle sue tristezze, per non avvedersene. Maquale fosse questo mistero, non erale mai riuscito appro-fondire. Forse, una costante ricerca avrebbe potuto metterlasulla via della verità ; ma Lydia aveva un carattere al-legro, spensierato, una testolina un po bizzarra, leggiera, non le coi un pensiero stabile, una preoccu- pazione qualsiasi. però, essa
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