. Storia dell'Italia antica. isi, oltre aisoldati presi colle armi, anche i vecchi inermi. In pochigiorni perirono undicimila persone di dolore e di fame,e il numero totale dei moiti durante lassedio vuoisi cheascendesse a più dun milione (). 1 principali capi feceroinvano ogni sforzo per sottrarsi alla rabbia nemica. Riu-sciti dapprima a riparaisi per cloaclie e caverne, alla () Giuseppe Flavio, VI, 9, 3, dice che gli uccisi durante laesoflio fu-rono un milione e centomila. Giusto Lipsio, De Constanlia, II, 21, con-tando anche i periti nella guerra di Vespasiano, dà in tutto la sommadi un mil


. Storia dell'Italia antica. isi, oltre aisoldati presi colle armi, anche i vecchi inermi. In pochigiorni perirono undicimila persone di dolore e di fame,e il numero totale dei moiti durante lassedio vuoisi cheascendesse a più dun milione (). 1 principali capi feceroinvano ogni sforzo per sottrarsi alla rabbia nemica. Riu-sciti dapprima a riparaisi per cloaclie e caverne, alla () Giuseppe Flavio, VI, 9, 3, dice che gli uccisi durante laesoflio fu-rono un milione e centomila. Giusto Lipsio, De Constanlia, II, 21, con-tando anche i periti nella guerra di Vespasiano, dà in tutto la sommadi un milione e 240 mila. Gap. LA CITTA ROVINATA E I GIUDEI DISPERSI. 487 fine furono presi. Giovanni ebbe condanna di perpetuaprigione, e Simone fu serbato alle onte del trionfo, e acrudissima morte. Vi ebbero circa centomila prigioni: ipiù giovani riserbati al trionfo, gli altri destinati ai la-vori pubblici e a pasto delle fiere nel Circo. La città ri-mase tutti,! ima rovina; laratro passò dove già sorse il ii^i:i:i^:5]?^si=. Ruderi del recinto del tempio di Gerusalemme{De Saulcyj Voyage autour de la Mer Morte^ ecc., pi. XXIII a, e XXIV, 1 e 2). magnifico tempio, e i Giudei scampati cominciarono laloro dispersione pel mondo (). k {) Delle ultime sciagure di Gerusalemme détte particolareggiato rac-conto Giuseppe Flavio, il quale recentemente ebbe uu accurato e im-portante commento in un opera del De Saulcy {Le derniers jours deJèrusalem, Paris 1866) che in questo intento si recò due volte a Geru-salemme, e vi fece lunga dimora per bene studiare la città e i suoi con- 488 FESTE DEL VINCITORE. VESPASIANO A ROMA. [Lib. VII. Tito lodò il valore dei suoi, distribuì fra essi le ricchespoglie, pose un presidio a Gerusalemme, e lasciata adaltri la cura di pigliare le fortezze di Massada, di Hero-dion e di Macheronte, che lungi dalla capitale reggevanoancora, si apparecchiò a muovere a Roma per far ces-sare la voce che lo accusava di voler farsi indipendentedal padre, creando per


Size: 1585px × 1576px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bo, bookcentury1800, bookdecade1870, bookidstoriadellitalia04vann