. Delle imprese trattato . ramma di Aufonio. ^el §randc. Quidam fuperbus opibirs, dj faftu tumens, Tantumcj. verbis nobilis,Spernit vigenti* darà fedi nomina, ^Antiqua captans Gemmata,Monem, B^emumq. & conditorem Bgmulum Trimos par ente s ille Serum vette contexi iubett Hos t&lal argento grani,Ceris inurens ianuamm limina, Et ^ì quod UH ne e pater certusfuit,Et mater ejl vere hauea per motto quefte parole, DEGEIS^EB^ES *A7^J-MOS. DELLE HIENA, PANTERA,TIGRI, LINCE. Quanti leroglifici quellAnimali dimoftrino lCap. XXXVI. H1 e n a dai Sacerdoti Egitti; er
. Delle imprese trattato . ramma di Aufonio. ^el §randc. Quidam fuperbus opibirs, dj faftu tumens, Tantumcj. verbis nobilis,Spernit vigenti* darà fedi nomina, ^Antiqua captans Gemmata,Monem, B^emumq. & conditorem Bgmulum Trimos par ente s ille Serum vette contexi iubett Hos t&lal argento grani,Ceris inurens ianuamm limina, Et ^ì quod UH ne e pater certusfuit,Et mater ejl vere hauea per motto quefte parole, DEGEIS^EB^ES *A7^J-MOS. DELLE HIENA, PANTERA,TIGRI, LINCE. Quanti leroglifici quellAnimali dimoftrino lCap. XXXVI. H1 e n a dai Sacerdoti Egitti; era pofta peril Contratto; e shauefTero voluto fignificar Contratto;linimico vinto,fingeano che moftraffe il de-ftro lato ; per che fé alla deftra lHiena fi ri- inimicovìnuolge quando combatte col cacciatore,fem- to, o vinci-pre è vincitrice . E per lo contrario finiftra tore-la pingeano , fé haueflfero voluto moftrar x ,rinimico vincitore. Linftabilità decoftumi, era per lHiena dedottimi., Xx 2 figni-. ce turni DELLE IMPRESE fìgnificata, laqual diceano che vnannoera mafchio, e laltrofemina ; il che par fauola ad Ariftotele, béche Eliano la tratticome hiftoria. E Tertulliano dice, obferues ,fexns an-nalisejì, marem (y fceminamaltemat. Queir huomo che in tutto ilchi ìntrcpi corfo della vita, intrepidamére ha imperatogli infortuni),eradamétevin veftito dipinto col cuoio dellHiena, dicendo i Magi cherag_i in or ^f valore a. far tra mille efferciti ficuro; e che la lingua di leiportato fotto i piedi, valea contra il latrar deCani. I Latinioltre a gli Egittij han giunto quefto Ieroglifico, a lignificarechi prouo- vnche prouocaleLarue; elapingonoin atto di vn che apracale Larue qUa]chc Monumento, effendo delfhumana carne auidifsima .Giulio Capitolino nella vita del terzo Gordiano,dice che quefte fi chiamauano Belbi, e che in quel tempo ne furono diece eétmimio in Roma. Allhor fu veduta quella continuatione di denti ch-ne di demi, ella tiene,il che fi
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