. Simolachri, historie, e figure de la morte. La medicina de l'anima [di Urbanus Rhegius] Il modo, e la via di consolar gl'infermi. Un sermone di San Cipriano, de la mortalità. Due orationi, l'una à Dio, e l'altra à Christo. Un sermone di D. Giovan Chrisostomo, che ci essorta à patienza. Aiuntovi de novo molte figure mai più stampate . gnore,fì come è fono amabili le tue habitationi ò Dio dogni poflanza3lanima mia derìderà di gire à le ftanzedel che fi dilettera del mo-do,non defiderà fé non di itar qui lunga-mente:ma afcoltiamo fanGiouanni,U qualne lafua epiftola


. Simolachri, historie, e figure de la morte. La medicina de l'anima [di Urbanus Rhegius] Il modo, e la via di consolar gl'infermi. Un sermone di San Cipriano, de la mortalità. Due orationi, l'una à Dio, e l'altra à Christo. Un sermone di D. Giovan Chrisostomo, che ci essorta à patienza. Aiuntovi de novo molte figure mai più stampate . gnore,fì come è fono amabili le tue habitationi ò Dio dogni poflanza3lanima mia derìderà di gire à le ftanzedel che fi dilettera del mo-do,non defiderà fé non di itar qui lunga-mente:ma afcoltiamo fanGiouanni,U qualne lafua epiftola grida, che noi fchiftìamoi defideriide la amateil mondo, ne le cofe che fono in elfo. Sealcuno ama il mondo,Ia carità del Padrenon è in lui,&c. Adunque per concludere,fratelli earifsimi,con faldo penfiero, conferma fede,con robufta pofTanza,ftiamo apparecchiati,à feguir la volontà di Dio:e lafciando la paura de la morte,penfiamo à leimmortalità,chela fegue, Moftrianci cre-denti^ fedeli,e non prendiamo tanto do-lore de la morte de noftri amici. E quadoil!giorno de la nofìra propria vocatione farà venuto, andiancene ael Signore , fenzadubitar di niente,e volontieri in compa-gnia de gli Apoftoli, dei Profeti, e de martiri. Oratione ORATIONE A DIO DA DIRSI APPRESSOla MMALATO MEN-TII SI nnipotent E,fempiter*-no y e clementifsimo molte,e diuerfe difcipli-ne, e caftighi, co quali inulti __ _noi à te, lei folito raffrenare la noftra sfrenata carne con varie malat-tie, togliendole per via de i morbi perico-loni la Tua troppo fecurtà:& arroganza : fa-cendoci accorti e de la noftra pattata mal-uagia vita, & del fine di quella, & infiemeancora de la morte,che tanto vicina ci fo-praftà,& ciò col mezzo de i tormenti,chefon quafi nuncii, e precurfori di quella,come de l eftremo giorno del tuo giudicio,& de la futura vita eterna, la quale eterna-mente durerà per gloria, e felicità de ibuoni, de per vituperio , & dannatione demalu


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