. Storia dell'Italia antica. vevasulla persona Y uovo del serpente, un talismano druidicocreduto buono a vincer le liti ^. Anche a Roma si volse il pensiero alle riforme di re-ligione, e Claudio studiò di rimettere in vigore le tradi-zioni degli aruspici, e lantichissima disciphna dItalia, Seneca, De Clementia. I, is. 2 Svetonio, 25; Dione Cassio, LX, I::, -S-iDj ,. coni, ivi^ 15; XI , s, -2. 3 Plinio, XXIX, l;.: Svetonio, Claud., •>:>: Aurelio Vittore, De Cacsaribìis. 1. Cap. ILI PEDANTERIE DANTIQUARIO. NUOVA CENSURA. .351 già tramandata dai maggiorenti dEtruria,


. Storia dell'Italia antica. vevasulla persona Y uovo del serpente, un talismano druidicocreduto buono a vincer le liti ^. Anche a Roma si volse il pensiero alle riforme di re-ligione, e Claudio studiò di rimettere in vigore le tradi-zioni degli aruspici, e lantichissima disciphna dItalia, Seneca, De Clementia. I, is. 2 Svetonio, 25; Dione Cassio, LX, I::, -S-iDj ,. coni, ivi^ 15; XI , s, -2. 3 Plinio, XXIX, l;.: Svetonio, Claud., •>:>: Aurelio Vittore, De Cacsaribìis. 1. Cap. ILI PEDANTERIE DANTIQUARIO. NUOVA CENSURA. .351 già tramandata dai maggiorenti dEtruria, e guasta oradalle superstizioni straniere *. Egli sognava di ristorarela Roma degli avi, ed era tutto in citare e in imitare ildassato. Nei trattati per assicurar la fede uccideva, comegià i Feciali, una porca nel Fóro. Alludir terremoti, ealla vista di sinistri uccelli, ordinava preghiere e ferie?secondo il rito degli avi; voleva i supplizi e le feste al-lantica, e anche nei conviti rinnuovò gli usi vecchi, quan-. Ponte Lucano e sepolcro dei Plaiizii (Mihby^ Viaggio Antiquario:, I, 112). tunque il suo smodato e sconcio mangiare non avesseche far nulla colla prisca parchezza. Ma tutto questo eraamor derudito, e pedanteria dantiquario, non sentimentodi ciò che fra le istituzioni avite potesse profittare alpresente, Ristabih anche la censura, abolita già da tanti Anni diro- ^ ma SOO, di G. C. J7. 1 Tacito. Ann.^ XI, 15. 352 AUMENTO DEI CITTADINI ROM. I GALLI IN SENATO. [Lib. VIL anni, e presone egli stesso 1 ufizio , creò secondo 1 usoantico un collega, e si fece a riformare ogni còsa. Creònuovi patrizi, tra cui unepigrafe ricorda i Plauzii illustrefamiglia plebea dei tempi repubblicani, della quale duraanche oggi il grande sepolcro presso lAnione sulla viaTiburtina a i6 miglia da Roma. Chiamò a sindacato ca-valieri e senatori, pregò gli indegni a uscire volontariidagli ordini, lodò con sua diceria i poveri che lasciavanospontaneamente la Curia, e ne cacciò gli


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