. . Eroni imperatore ih ^vii pRiMr melì, che fu,ò almeno fìnfe deiTer buono, fece battere medaglie grandi in argento con lafua tetta, che aueua per riuer-fo vnAquila con lali aperte , la qual pofaua i piedi fopràvn Fulgore , & dalla parte deftra aueua vn ramo di Lauro,volendo fenzalcun dubio dimoftrare, che era in potettifua di far guerra, & rouinar il mondo ,& tenerlo in pace. La qualinu emionefi vide poi efière piaciuta ad altri Imperatori, che feguirono doppo lui, maalquanto mutandola fecondo lintention loro. Percioche fi vede vn
. . Eroni imperatore ih ^vii pRiMr melì, che fu,ò almeno fìnfe deiTer buono, fece battere medaglie grandi in argento con lafua tetta, che aueua per riuer-fo vnAquila con lali aperte , la qual pofaua i piedi fopràvn Fulgore , & dalla parte deftra aueua vn ramo di Lauro,volendo fenzalcun dubio dimoftrare, che era in potettifua di far guerra, & rouinar il mondo ,& tenerlo in pace. La qualinu emionefi vide poi efière piaciuta ad altri Imperatori, che feguirono doppo lui, maalquanto mutandola fecondo lintention loro. Percioche fi vede vn riuerfodvna medaglia» di Domitiano con vnAquila parimente con lale aperte , &con vn fol Fulgore fotto i piedi, volendo forfè ancor*egli dimoftraraudacc-mente la fua gran potenza, di rouinaril mondo, fé gli aggradaua , o più toftoperauentura lignificare lintention fua dicaftigar folamente i cattiui, sì co-me il fommo Gioue non per altro, che per punir gli federati adopraua il ful-mine. Ma Vefpafiano non moftrando, che gli piaceflemolto
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