Marietta de'Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio racconto storico . aloniere nel1482, capitano di Livorno nel 1469, di Volterra nel 1479, viaggiando per mare, fu fatto prigioniero dalBey di Tunisi, cui la Signorìa spedì ambasciatori perchè _ 2070 — lo lasciasse in libertà. Ugo suo figlio fu noiiiinalo ContePalatino da Leone X, fu dei difensori della libertà du-rante lassedio, e per la capitolazione fu dato in ostag-gio agli Imperiali. Mandalo a conlìne, insoflerente deliapena, raggiunse i fuorusciti; per il cbò soffrì confisca ebando di ribellione nel 1534. Messer Giovan-Frances


Marietta de'Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio racconto storico . aloniere nel1482, capitano di Livorno nel 1469, di Volterra nel 1479, viaggiando per mare, fu fatto prigioniero dalBey di Tunisi, cui la Signorìa spedì ambasciatori perchè _ 2070 — lo lasciasse in libertà. Ugo suo figlio fu noiiiinalo ContePalatino da Leone X, fu dei difensori della libertà du-rante lassedio, e per la capitolazione fu dato in ostag-gio agli Imperiali. Mandalo a conlìne, insoflerente deliapena, raggiunse i fuorusciti; per il cbò soffrì confisca ebando di ribellione nel 1534. Messer Giovan-Francescoe Giovanbattista, suoi figli, amavano con non minore amorela patria, ed ambidue furono dopo lassedio condannatial confine e molto figurarono tra i fuorusciti. Ignoro ovefinissero la loro vita , ma so certamante che ambidueimmaturamente morirono , e non va lungi dal vero chi glicreda periti sotto il pugnale di qualche sicario dei Lottcringhi della Stufasi compone di dueleoni al naturale, affrontati nel campo di argento e tenentiuna croce T. VI. 28 CAPITOLO XXXIX. ^e dai tempi di Federico Barbarossa Imperato-re, in forza delle vittorie riportate sopra di lui dallaLega Lombarda nel Secolo XII, incominciò lIndipen-denza Italiana, si spense del tutto nellagosto del 1530per la caduta della Repubblica Fiorentina. Prima del 1200 lItalia, rammentando ancora lan-tica sua grandezza, sdegnavasi dessere ridotta in ser-vitù dei popoli vicini; si credeva meritevole di migliorsorte, eppure obbediva allImpero, prima dei Franchie poscia dei Germani, del quale era la provincia prin-cipale. Il di lei destino allora pendeva dalle passioni,dalla politica, e dalle vittorie dei popoli dOltremon-te, popoli dei quali essa non conosceva, non che icostumi, il linguaggio. Tale tornò ad essere lo statodItalia dal 1530, dopo la caduta di Firenze. Se la Libertà aveva dati aglItaliani quattro Se-coli di grandezza, di gloria, di vita; se in quel tem-po, senza uscire dai lor


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