. Storia dell'Italia antica. rano stati uccisi per ordine suo, e si adoperòa quietare il turbamento degh animi col ripetere la pro-messa, ora divenuta usuale, di non uccidere, senza or-dine del Senato, alcun senatore, col largheggiare di doppiocongiario al popolo, e di donativi ad uomini e a donnenel teatro e nel Circo, col dare nel giorno suo nataliziograndi spettacoli di gladiatori con uccisione di moltebestie feroci tra cui cento lioni e altrettante lionesse; ecol rimettere allItalia e alle province 900 milioni didebiti arretrati da sedici anni, dei quali fece solenne-mente bruciare i titol


. Storia dell'Italia antica. rano stati uccisi per ordine suo, e si adoperòa quietare il turbamento degh animi col ripetere la pro-messa, ora divenuta usuale, di non uccidere, senza or-dine del Senato, alcun senatore, col largheggiare di doppiocongiario al popolo, e di donativi ad uomini e a donnenel teatro e nel Circo, col dare nel giorno suo nataliziograndi spettacoli di gladiatori con uccisione di moltebestie feroci tra cui cento lioni e altrettante lionesse; ecol rimettere allItalia e alle province 900 milioni didebiti arretrati da sedici anni, dei quali fece solenne-mente bruciare i titoli nel Fòro Traiano, comè attestato Sparziano, Adrian., G. • Sparziano, Adrian., 6; E;iseÌjio, Cliron. DONI ali; ITALIA E ALLE PROVIXCE. [LiB. VIL dagli scrittori e da una .medaglia, nel rovescio dellaquale si vede un littore armato di fascio e di scure inatto di dar fuoco a un ammasso di carte, mentre trecittadini davanti ad esso levano le mani in segno diplauso (^).Più tardi andò famosa la guerra di esterminio eh ei. Novecento milioni di cridito bruciati per sollievo dei di-bitori (Cohen). fece ai Giudei: ma lopera per cui ebbe lodi non dubbie,è lordinamento e lamministrazione dellImpero, allaquale rivolse i principali studi del destro ingegno. Prima sua cura fu, come dicemmo, di rimettere lapace nel mondo, di afforzare e assicurare i confini del-lImpero, di trarre i barbari allamicizia di Roma, e diusarli come propugnacolo contro le orde più lontane epiù feroci. E come lImpero componevasi di genti sepa- C^) Spaiziaiio,ilrf>-mn., 7: Dione Cassio, LXIX. 2 e 8: Eckel, Doctr. , VI. 478: Cohen, Me(ì. frapp. sous lemp. rom., vo!. II. pi. VI. n. I04r» Lepigrafe, rkliqi a vktkra h. s. {sestertium) noviks (ies) rovescio ilella mcflaglia, dice del vecchio debito di 000 milioni di se--sterzi abolito. Anche unepigrafe posta nel Fòro Tiaiano ricordò clic 1imperatoreunus omnium principtim et solus remittenclo .seslerlìum novies millieseentena


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