. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. quello, che alcunipiù da ira, e da qualche particolare fdegno, che daragione mofli, e da verità, affermarono troppo larga-mente di loro, cioè che etìì a cotal vita fi danno, comequelli, che per viltà d animo non hanno argomento,come gli altri uomini, di civanzarfi . Ma Diogliel per-doni. Vìfle fra Giovann Agnolo anni j> e inferita la deferitone dì quello appara*tO Vedi la lettera di Vincenzio Borghini tra le pittoriche toni. /- lei Vedi una lunga nota nel fine della vita del b. gìo. Ange-lico dai Fiefole nel tom. 2. a e. aaQ. Ma nell


. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. quello, che alcunipiù da ira, e da qualche particolare fdegno, che daragione mofli, e da verità, affermarono troppo larga-mente di loro, cioè che etìì a cotal vita fi danno, comequelli, che per viltà d animo non hanno argomento,come gli altri uomini, di civanzarfi . Ma Diogliel per-doni. Vìfle fra Giovann Agnolo anni j> e inferita la deferitone dì quello appara*tO Vedi la lettera di Vincenzio Borghini tra le pittoriche toni. /- lei Vedi una lunga nota nel fine della vita del b. gìo. Ange-lico dai Fiefole nel tom. 2. a e. aaQ. Ma nell Ordine medejlmo de Ser-vi fiori pure frs do. Vincenzio Cafali /cultore, e architetto Fiorenti-no difcepolo del Montorfoli, the morì in Portogallo il di il. Dicem-bre del 119 J* * fra Tiberio santini Fiorentino, e fra Jacopo da Viter-bo ambedue f cultori t « architetti Vedi il Baldinucci dee. V parte é. 4 a e 138 e 2^p- e fra GÌ9 Angelo Loft ini anch ejjb Jcultore .. Tom. VI C 31 N. a. 3*V I T .A DI FRANCESCO DETTO DE SALVI ATI PITTORE FIORENTINO. FU padre di Francefco Salviati,del quale al preferì- Orìgine &te fcriviamo la vita, ed il quale nacque lanno 15 •un buon* uomo chiamato Michelagnolo de* Rodi tef-fitore di velluti ; il quale avendo non quefto folo, mamolti altri figliuoli mafchi, e femmine, e perciò bifo-gnofo d effere ajutato, aveva feco medefimo deliberatodi volere per ogni modo, che Francefco attendente alfuo meltiero di tefifere velluti. Ma il giovinetto, che adaltro aveva volto V animo, ed a cui difpiaceva il mé-ftiero di quellarte; come che anticamente ella fofleefercitata da perfone non dico nobili, ma affai agiate ,e ricche; mai volentieri in quefto feguitava il voleredel padre. Arili praticando nella via de Servi, doveaveva fua cala, con i figliuoli di Domenico Naldinifuo vicino, e cittadino orrevole, lì vedeva tutto vol-to a coftumi gentili, ed onorati, e mólto inclinato aldifegno ; nella qual cofa gli


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