. Storia dell'Italia antica. oyal de Belgique, 1845 e 1846),in pitture di vasi, e altrove: e un mondo muliebre davorio scoperto purenella grande necropoli di Canoaa andò perduto per la imperizia di chiconduceva gli scavi. Vedi Bullett. di corrisp. archeolog., 1843, pag. 73, eAnnali, 1848, pag. 151. ^ (*) Svetonio, Caes,, 50. Cioè circa un milione e 192,786 lire italiane. » Plinio, XXXVII, li e IS; OtìJìo, Mttam., II, 3jl-?/in. « Plinio, IX, 57, XXXVII, 5. 3 Orazio, Sat., Il, 3, 239; Plinto, IX, 58 e 59, XXXVII, 21 ; V*lerio , IX, 1, 2. 200 PERLE, GEMME, ECC. [LiB. VII. In tazze fiamme


. Storia dell'Italia antica. oyal de Belgique, 1845 e 1846),in pitture di vasi, e altrove: e un mondo muliebre davorio scoperto purenella grande necropoli di Canoaa andò perduto per la imperizia di chiconduceva gli scavi. Vedi Bullett. di corrisp. archeolog., 1843, pag. 73, eAnnali, 1848, pag. 151. ^ (*) Svetonio, Caes,, 50. Cioè circa un milione e 192,786 lire italiane. » Plinio, XXXVII, li e IS; OtìJìo, Mttam., II, 3jl-?/in. « Plinio, IX, 57, XXXVII, 5. 3 Orazio, Sat., Il, 3, 239; Plinto, IX, 58 e 59, XXXVII, 21 ; V*lerio , IX, 1, 2. 200 PERLE, GEMME, ECC. [LiB. VII. In tazze fiammeggianti di gemme si beveva alle mensedei grandi*; di gemme .adornavano le ricche vesti diporpora ^. Gli uomini si empivano le dita di anelli conpietre di squisito fulgore 3. Se nella lieta Campania lar-tista greco imaginò gli Amorini messi al mercato, a Romail malinconico poeta vide venduta la fede e traditi gliaffetti a prezzo, di gemme ?^ Le donne chiedevano dia-manti, perle e gemme agli amanti, e se ne caricavano. 11 mercato degli amori in pittura di Stabia {Mus. I, 3). la testa, le orecchie, il collo, il petto, le braccia e anchei calzari 5. Avevano specchi adorni doro e di pietre pre- Virgilio, Georg., II, 50r,; Properzio, III, 5, 1. 2 Orazio, Episi., I, C, 18 5 Plinio, XXXIII, 1-, Ovidio, De Art. am., IH, JK); Seneca, Quaesl. Nat., VII ;jl •Marziale, XI, 59. * Tibullo, I, 9, 32. 5 Properzio, I, 2, 21, II, 22, 9, IH, 0, 12; Ovidio, I, 132. III, 129, AmCf,I, 2, U, liemed. amor, 313, De Medicamiì^e fac, 20; Plinio, IX, 53, XIII, 29. Gap. L] profumi, PORPORA, SETA,, VINI STRANIERI, ECC. 201 ziose che costavano più di quello, che la Repubbhca davagià in dote alle figlie dei capitani indigenti K Profusi milioni in balsami, in unguenti, in olii aroma-tici usati largamente al lusso dei conviti, e dei bagni,e a profumare la persona, i capelli, le vesti ^, le ceneristesse dei morti 3. Ai vini ancora mescolavano aromi ^;e dei mercatanti di queste vol


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