Patologia e terapia delle malattie delle donne ad uso dei medici pratici . è già sviluppatoquando la paziento si presenta alla nostra cura, non resta che una curalocale. Questa non può essere che operativa. Poiché siamo in grado diguarire il male, è nostro dovere il persuadere con ogni mezzo lamma-lata a lasciarsi operare. Quanto più perfezionata si fa la tecnica, tantopiù facile si fa questo compito. Gli insuccessi sono sempre più rari. Frapiù di 1000 operazioni di prolasso ho visto meno del 3 °/0 di insuccessi,in parte dovuti a trascuranza dei necessarii riguardi, raramente a in-solita flosc


Patologia e terapia delle malattie delle donne ad uso dei medici pratici . è già sviluppatoquando la paziento si presenta alla nostra cura, non resta che una curalocale. Questa non può essere che operativa. Poiché siamo in grado diguarire il male, è nostro dovere il persuadere con ogni mezzo lamma-lata a lasciarsi operare. Quanto più perfezionata si fa la tecnica, tantopiù facile si fa questo compito. Gli insuccessi sono sempre più rari. Frapiù di 1000 operazioni di prolasso ho visto meno del 3 °/0 di insuccessi,in parte dovuti a trascuranza dei necessarii riguardi, raramente a in-solita floscezza di tutti i tessuti o alla persistente azione di causenocive. Io insisto sulla cura operativa, a meno che lo stato generale delleforze non si opponga ad ogni operazione. Un tempo, 18 anni fa, quando lautore di questo libro propugnavapel primo in Berlino la metodica applicazione della cura operativa delprolasso, la maggior parte delle donne si rifiutavano a questa le donne, che non vi si adattano, non rappresentano che una pic-cola 110 III. — PATOLOGIA DELLA VAGINA E DELLUTERO. Mi credo esonerato dal dare qui una enumerazione dettagliata dellostragrande numero di apparecchi ideati per tenere in posto un uteroprolassato (1). Nelle donne in età assai avanzata io consiglio luso di larghe bende,che, passate fra le cosce, vengono assicurate ad una cintura , oppurefaccio uso dei pessarii a picciuolo (fig. 55). Se ne sceglie uno di grandezza appropriata, lo si unge e lo siporta di fronte alla rima vulvare, in modo che il peduncolo resti indirezione orizzontale e trasversale davanti alla rima stessa, naturalmentedopo aver ridotto il prolasso e riportato lutero in po-sizione normale. Poi si spinge 1 anello in vagina, equando ha sorpassato il terzo inferiore della vagina, losi mette trasversalmente col peduncolo in basso. Lanello viene ad occupare la metà superiore dellavagina, e il suo peduncolo pendente allesterno gli im-pedisce di mettersi di


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