Vite de' pittori e scultori ferraresi . esteriore dellemonache dette di Mortara. Non si deve mettere in conto di sue opere néF altare della porziuncola in s. Spirito , ne il qua-dro di s. Antonio arcivescovo di Firenze in s. Do-menico , né la santa Caterina da Siena con la beataOsanna Andreasi nella medesima chiesa, perchèqueste furono le primizie del suo pennello fatte intempo di gioventù, allora quando nessun discerni-mento aveva del buono dal cattivo, né sapea ciòche dir volesse esporre al pubblico un opera, so-pra della quale cader dovesse il giudizio degli in-tendenti (1). Vivea negli ann
Vite de' pittori e scultori ferraresi . esteriore dellemonache dette di Mortara. Non si deve mettere in conto di sue opere néF altare della porziuncola in s. Spirito , ne il qua-dro di s. Antonio arcivescovo di Firenze in s. Do-menico , né la santa Caterina da Siena con la beataOsanna Andreasi nella medesima chiesa, perchèqueste furono le primizie del suo pennello fatte intempo di gioventù, allora quando nessun discerni-mento aveva del buono dal cattivo, né sapea ciòche dir volesse esporre al pubblico un opera, so-pra della quale cader dovesse il giudizio degli in-tendenti (1). Vivea negli anni 1620, come appare dalla me-moria che ne fa Agostino Superbi nel suo Apparato,come vivente al suo tempo, e certamente se questoscrittore non lo annoverava fra i pittori di vaglia,io non so se mi avessi tolta la pena di farne me-moria , perchè le opere sue vengono poco dai pro-fessori considerate. (i) Nella quadreria Costabiliana si vedono del Ghirardoni dodici tavolette,ove sono rappresentati li santi apostoli in mezze g I © I S M 0 Kl O 0 8 C A R 3 EL1L A. — 55 — SIGISMONDO SCARSELLA, DETTO MONDINO, PITTORE R lon altro significar vuole il nome di Mondino,che quello di Sigismondo, secondo P idioma usatopopolarmente nelle città di Lombardia : siccomeMasino Tomasino, Tonino Antonio, e simili; dequalinomi le città della stessa provincia sono piene. Inquesta guisa avvenne che Sigismondo Scarsella sichiamasse fin da fanciullo Sigismondinoo Mondino,onde comunemente, senz altro ne nome né cogno-me , al vedersi le opere da lui dipinte, diconoquelli che ne hanno pratica essere di egli pertanto in Ferrara P anno di nostrasalute 1530: furono suoi genitori Ludovico Scarsel-la e Mattea Cittadini consorti di raro amore e dirara bontà, i quali vedendo la inclinazione delfiglio tutta proclive alla pittura, e non d altro cu-rante per quanto si studiassero di volgerlo all eser-cizio delle lettere, vedendo infruttuosa ogni cura,lasciarono che vi si immerge
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