. Le imagini de gli dei de gli antichi del signor Vincenzo Cartari, reggiano : nelle quali sono descritte la religione de gli antichi, li idoli, riti & ceremonie loro ... et con l'espositione in epilogo di ciascheduna & suo significato : estrata dall' istesso Cartari per Cesare Malfatti .. . ua le Gratie dallaltro lebelliffime Hore, le quali con belle ghirlandedi fiori in mille vaghi modi pareuono adornare la Dea de ipiaceri. Ouc-Sìo è il ritratto3 che fa ^Apuleio di Venere, alla quale fanno alcuni altri,chevadino dietro le Gratie , oue egli gilde mette dallvn desiati , &che dallvna mano poi b


. Le imagini de gli dei de gli antichi del signor Vincenzo Cartari, reggiano : nelle quali sono descritte la religione de gli antichi, li idoli, riti & ceremonie loro ... et con l'espositione in epilogo di ciascheduna & suo significato : estrata dall' istesso Cartari per Cesare Malfatti .. . ua le Gratie dallaltro lebelliffime Hore, le quali con belle ghirlandedi fiori in mille vaghi modi pareuono adornare la Dea de ipiaceri. Ouc-Sìo è il ritratto3 che fa ^Apuleio di Venere, alla quale fanno alcuni altri,chevadino dietro le Gratie , oue egli gilde mette dallvn desiati , &che dallvna mano poi babbia Cupido ,& Anterote dallaltro . Hora-tio cantando di U i la fi allegra, & ridente, e dice chel (ji/ioco che jìgni- fe ber %o con motti allegri ; & placatoli , & fu da gli antichi pu-re anco fatto in forma bumana ) leva volando allintorno infieme con(upido . Et Homero la chiama quaft fempre amatrice del lifo, perche nomerò.il rifo è fegno di allegrerà , che accompagna la lafciuia . Onde frale antiche raccolte da Tittro Appiano fi troua , che fa a q;::fio prò- Pietro Appofitovnfanciullo nudo con lali , e coronato di CMhto , che //e-Pian0,de in tara , efuona vna Harpa, che tiene fra le gambe, & ftà ferii Ddd to *i>4 Imagini de i Dei #. jfmagini di Venererai Cufido>delgiuoco $J del Ca-pro, quali Jìgnificano la generazione 3 ($f limagine dellatefiitudine hieroglifico che dinota il pericolo delle donnemaritate >e farturienti C^ qua l deue ejjere il loro offi-cio nella cura familiare ftj a leuar figliuoli^ ilJi7lentiecjfer necejfario alle donne /òpra ogni njirtu. Degli Antichi. 395 to su U tefla t V E I^P S, dinanzi del quale ne sia vnaltro fimìle àlui dritto in pie re lo guarda tenendo con ambe le mani dijlefe in altovna di due treccie > in capo alle quali è vn bel vifo di donna ornato divn panno , che difcende già fin al rne^jo delle treccie : [opra que-fio capo è ferino : lQCVS,e [opra il fanciullo ^CVl* 1 DO. Ecome che da Venere venghin


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