. Poesie scelte di vario genere, per la prima volta insieme raccolte e stampate da un socio colombario . Co- 66 Godi In vederti intornoScuoi vaganìentc fluol damanti,Leggiadri, e fofpiranti;Godi in veder T umileInvidia FemminilePer magico portentoNé ingialla, né mordace,Ebra di meravigliaLodar con mal talentoQuel tuo fpjrto vivace,Quelli bocca vermiglia,E quegli occhi amorofi,Che or fieri, ed or pietoliM infufer già nei CenoFuoco, fpeme, e velenoBegli occhi in cui riluceTremula ardente , da cui foventeAmor crudo, e ridenteVibra armonici ftraliNei petti dei mortali , I


. Poesie scelte di vario genere, per la prima volta insieme raccolte e stampate da un socio colombario . Co- 66 Godi In vederti intornoScuoi vaganìentc fluol damanti,Leggiadri, e fofpiranti;Godi in veder T umileInvidia FemminilePer magico portentoNé ingialla, né mordace,Ebra di meravigliaLodar con mal talentoQuel tuo fpjrto vivace,Quelli bocca vermiglia,E quegli occhi amorofi,Che or fieri, ed or pietoliM infufer già nei CenoFuoco, fpeme, e velenoBegli occhi in cui riluceTremula ardente , da cui foventeAmor crudo, e ridenteVibra armonici ftraliNei petti dei mortali , Incolta Canzonetta Vanne benché negletta fVola in feno a colei,Che fovrai fenfi mieiSovra de* miei penfipriRegna con modi alteri ;, che al patrio fuoioTorni felice e prefto,Dille 1* acerbo duoloPer cui da lei lontano Fati Fatto talora infanoLo fteflòSol detefto;Poi cangia all improvifoTutto il tvo pianto in è Glori vezzofaNon vuole udir ,che V amante è per lui pietofa,S* ella è per lui crudele,^ ella è talvolta inlìda. ójì JlOiJiiìl 1 Oj *v;i*ji t. n. ;. E 2 ANA^ ^t AMA C R E 0 NT IC ADEL MEDESIMO. o ^S^<»^3lì» pQfTentc Re degl Anni,Che alle belle più orgogliofciUfi dar più crifll affanni,E fui gigli, e iulle rofeDei più floridi CembianciSpargi un livido coloraDelie grazie didruccoreDiflruttore d^gl* «amanti,Sovra r empia ingiufta NiccScendi omai la deflra uUriceFa la Chioma nereggianteDivenir fcarfa, e nevofa,U occhio azzurro, e (cintilliantcGiaccia fottp nube acquofaTua mercè languido, e fmorto. Quei bei labbri. , Già mia Ipeme , e mio confortoDolce nido degl amori,Dcflfr amofi più vezzolìOfFran pallidi, e fchifoliAd ogn ora , e Tempre in vano,..,.. inilpidi, e gelatiAi mortali i più malnati,Che racchiuda il volgo umano •M4 che fogno, e che vaneggio? ^ Folle è quefta, che a te chìcgglo,O infleffibil Vecchio Nice afpra vendetta;Impedita ora è dal FatoL infallibii tua faetra ;Troppo giov


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