. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . P A R I D A D E L E N A- EPISTOLA DECIMAQUINTA. V^ UE STA ti fcrive, a de V eterno Giove, E di Leda gentil pregiata figlia, Il peregrin trojan, eh ardendo, aita Sola da te, dolce fuo bene attende. DebV io lafìTo parlare? o pur del foco Non mè d uopo fcoprir T incendio eI vampo? 35)8 PARIDE Ahimè, che troppo è difcoperto altrui L amorofo peniier, chel cor mingombra , E pili eh io non vorrei mia fiamma appare. Io bramo ben dentro al mìo fen tenerlo Afcofo , fin che mia benigna flella, O de tormenti miei pietofo Amore Ore ne defTe, e dì felici, e lieti, Ch
. Epistole eroiche di P. Ovidio Nasone . P A R I D A D E L E N A- EPISTOLA DECIMAQUINTA. V^ UE STA ti fcrive, a de V eterno Giove, E di Leda gentil pregiata figlia, Il peregrin trojan, eh ardendo, aita Sola da te, dolce fuo bene attende. DebV io lafìTo parlare? o pur del foco Non mè d uopo fcoprir T incendio eI vampo? 35)8 PARIDE Ahimè, che troppo è difcoperto altrui L amorofo peniier, chel cor mingombra , E pili eh io non vorrei mia fiamma appare. Io bramo ben dentro al mìo fen tenerlo Afcofo , fin che mia benigna flella, O de tormenti miei pietofo Amore Ore ne defTe, e dì felici, e lieti, Che paura , o fofpetto unqua non felle De le dolcezze mie, men dolce il gioco , Ma duramente entràl mio petto afcondo Sì grave fiamma; e chi potria giamai Bella fiamma celar, fé mai fempre ella Col fuo proprio fplendor fé flefia moftra? Ma fé tu brami pur eh io parli, e fcuopra Col fuon de le meftifTìme parole Quel eh io dentro al mio fen (mifero) albergo ; Albergo amor, che con gli (Irali acuti, E con la fiamma entro a i tuoi
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