. Storia dell'Italia antica. . -:.5, , 103. Ambasciatore di Decebalo prostrato davanti a Traiano{BartoK^ tav. 41, e Froehncr^ 83). a modo di supplice davanti a Traiano,, promise di con-segnare tutte le armi e tutti gli strumenti di guerra coiromani fabbricatori di macchine e i fuggiaschi che fosserpresso di lui, dichiarandosi pronto a non accoglierne piùalcuno, a distruggere i castelli già costruiti, a rinunziareai luoghi occupati sui confini, e a quelU presi dalle le-gioni, e a tenere per suoi nemici i nemici di Roma. Aqueste condizioni ottenne la pace, e mandò suoi mes-saggi a Roma p


. Storia dell'Italia antica. . -:.5, , 103. Ambasciatore di Decebalo prostrato davanti a Traiano{BartoK^ tav. 41, e Froehncr^ 83). a modo di supplice davanti a Traiano,, promise di con-segnare tutte le armi e tutti gli strumenti di guerra coiromani fabbricatori di macchine e i fuggiaschi che fosserpresso di lui, dichiarandosi pronto a non accoglierne piùalcuno, a distruggere i castelli già costruiti, a rinunziareai luoghi occupati sui confini, e a quelU presi dalle le-gioni, e a tenere per suoi nemici i nemici di Roma. Aqueste condizioni ottenne la pace, e mandò suoi mes-saggi a Roma per chiederne la ratificazione al Senato*.Finita con questa vittoria la guerra, e lasciati presidiiin più luoghi, Traiano tornò glorioso e trionfante in Italia, 1 Uiono, LXVIII, Gap. IV.] TRAIANO DACICO. FESTE E PREMI DELLA VITTORIA. 575 prese il nome di Dacico, rallegrò Roma con feste e spet-tacoli di gladiatori e di mimi, distribuì un congiario aisoldati », détte ricompense di ornamenti trionfali, di col- pF ^ 0Z-C. Sottomissione di Decebalo {BartoH^ tav. 51-55, e Froehner^ 102-103). lane, di armille, di aste e vessilli, di corone murali, vallarie navali a Licinio Sura, a Glizio Agricola, a MinicioNatale, a Lusio Quieto, a Manie Massimo, a PompeoFalcone, e agli altri più valorosi che fortemente lo aiu-tarono a vincere; doni ripetuti poscia a tutti quelli chedettero opera alla vittoria finale 2. Poscia lasciate le feste, limperatore tornò assiduo allecure civili e allamministrazone della giustizia 3, Ma altempo stesso teneva fìsso il pensiero anche alle cose deiDaci, consapevole che sulla parola del fiero re non bi- 1 Dione, LXVIII, 10; Eckel, VI, 417; Borghesi, Osservazioni XV, 6.⢠Marmerà Taurinensiay voi. II, p. 27 o 37 ; Orelli, 2«; 3451, 3570; Henzen, 54IS,5451, 6777, 6853 Corpus Inscript. latin., II, 2424, 4101, III, Dione, LXVIII, 10. 576 PONTE DI TRAIANO SUL DANUBIO. [Lib. VII. sognava troppo fidare. E a rend


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