Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . ato eh e fu qualche tempo a Veneziafé ne pafsò a Padova: e finalmente fu chiamato a Udine, dove affalito dagravitfima infermità, agli quindici di Agoflo 1675. finì il corfo di Tua vitamortale. Fu detto Ricchi uomo di bella prefenza> di nobil tratto, e nellar-te fua affai riibluto . Nel colorito fi tenne tempre alla maniera Lombarda
Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua : per le quali si dimostra come, e per chi le bell' arti di pittura, scultura, e architettura lasciata la rozzezza delle maniere greca, e gottica, si siano in questi secoli ridotte all' antica loro perfezione . ato eh e fu qualche tempo a Veneziafé ne pafsò a Padova: e finalmente fu chiamato a Udine, dove affalito dagravitfima infermità, agli quindici di Agoflo 1675. finì il corfo di Tua vitamortale. Fu detto Ricchi uomo di bella prefenza> di nobil tratto, e nellar-te fua affai riibluto . Nel colorito fi tenne tempre alla maniera Lombarda?ben è vero, che nell ultimo tempo intervenne a lui ciò , che accader fuoleanche alla più parte de buoni maeftri, i quali innamorandoli a lungo an-dare alquanto più del lor proprio modo di dipignere , cadono nellamma-nierato, abbandonando bene fpeffò 1 obbedienza al naturale ed il perfettodifegnare. Le opere di quelluomo furono per lo più molto belle; ma talunave nebbe, che non giunfe al legno per la ragione fopraccennata ; ed an-che perchè ancor egli, forfè ad efempio del noflro per altro celebratiflìmopittore Santi di Tito, ufava quel modo di dire, e il praticava, cioè diaver pennelli da ogni prezzo; e tanto badi di quefto artefice. PIETRO. 364 PIETRO PAOLINI PITTOR LUCCHESE Difcepoh dyAngeloCarofeSi domano, •$< circa 0/1682. A città di Lucca, che ficcome abbiamo altrove fatto vedere,ha dato ancor efla alle bellarti uomini di valore, uno circaa quefti tempi ne partorì a quella della pittura, degno percerto, che fé ne faccia quella memoria frabuoni pittori, chemeritano le opere fue. Quefti fu Pietro Paolini, il qualecon ottima inclinazione, e forfè con ragionevole incammi-namento negli ftudj del difegno 1 anno 1613. li portò a Roma; e quivifotto la direzione dAngelo Carofelli pittor Romano, frequentando Y Ac-cademie ei luoghi, ove le opere migliori degran maeitri antichi e modernifi ammirano, gettò quelle buone radici d intelligenza, che egli
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