Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . iconde Bonincorsi da Mantoa chacciònno messer Bardellone & mes- 20ser Tano fuora di Mantova, eh erano loro barbani charnali dipatrimonio. E in quell anno si feceno ciptadini & fedeli delcomune di Luccha quelli da Dallo e Bianchi da Gragnano, e ditucte le chastella che avesseno dentro dal tenitorio di in queir anno la parte biancha di Pistoia chacciò la nera con 25fuoco e colla forza de bianchi di Firenza. La parte nera rico-verò a Lucca. E in quell anno Firenza prese lo podestà loroe collòrlo e missello im pregione, eh avea nome messer Mon-


Le chroniche di Giovanni Sercambi, Lucchese . iconde Bonincorsi da Mantoa chacciònno messer Bardellone & mes- 20ser Tano fuora di Mantova, eh erano loro barbani charnali dipatrimonio. E in quell anno si feceno ciptadini & fedeli delcomune di Luccha quelli da Dallo e Bianchi da Gragnano, e ditucte le chastella che avesseno dentro dal tenitorio di in queir anno la parte biancha di Pistoia chacciò la nera con 25fuoco e colla forza de bianchi di Firenza. La parte nera rico-verò a Lucca. E in quell anno Firenza prese lo podestà loroe collòrlo e missello im pregione, eh avea nome messer Mon-fiorito da Covertù di Trivigi. E in queir anno li neri di Pistoia preseno Verucola di Pi- 30stoia. E in quell anno Pisa e Genova feceno pacie, e Pisa pagòal comune di Genova .;= migla lire, e Genova lassonno *pregioni che presero alla Meloria .m.; perochè li altri erano mortiim pregione, però che v erano stati anni .xvi., e quelli .m. eranoassai da poco. 35 CIV. Come fu lo perdono da Roma l anno di .mccc. e. 29 A. L 5 anno di .mccc. Genova fecic hoste alla Melia di Lunigiana,eh era del vescovo di Luni, e Lucca nelli Icvòe, e lo cha- DI GIOVANNI SERCAMBI 49 stello rimase a Luccha. E in quell anno fu lo perdono generalea Roma, e faceasi ogni .e. anni e cominciòlo papa Silvestro. E5 in queir anno morìo lo vescovo Paganello di Luccha, eh erade Porcharesi. E in queir anno li Tartari e li Ermini combateono col sol- dano e con saracini, e funno scomficti e morti infiniti saracini & perdeono ciptà e chastella assai. E in quelF anno combatteo IO messer Rugeri di Bologna amiraglo de re diario et della Chieza,& avea .xlviii. galee armate contra messer Curado Doria di Gie-nova, eh era amiraglio de re Federigo terso di Cicilia. Et avealo dicto messer Curado di Ciciliani .xxxii. galee armate nel maredi Gaeta, là u si dice Ponsò. E fu scomficto lo dicto messer 15 Curado & Ciciliani, & presi molti altri baroni di Cicilia e tuctegalee. E in quell anno li ghibellini di


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