. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ato dì tutte le membra y e tutt-auìi^ auanzandofi w lui il male^dalla N V N ZJATA vien liberato ^ Ca^,. VIJIk Crìue nelle Tue lettere ilmoralSe- , che Senza lojludio della Filo- ^^^ **fojìa Panimo. Jla infirmo . Et altrafiata, pur a Lucilio fcriuendo det-to auea, chefenza dimora li rimedijnon potfuan giouan^ : sì che Tvna dallaltira len-tenzia pare non poco diuerla. Nondimeno e nel-Tvno, e nellaltro modo il parlare di quel iauiphuomo non ha bifogno di proua, e per verace fi>aGcetta, Ma in buona fé Tono di ta


. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ato dì tutte le membra y e tutt-auìi^ auanzandofi w lui il male^dalla N V N ZJATA vien liberato ^ Ca^,. VIJIk Crìue nelle Tue lettere ilmoralSe- , che Senza lojludio della Filo- ^^^ **fojìa Panimo. Jla infirmo . Et altrafiata, pur a Lucilio fcriuendo det-to auea, chefenza dimora li rimedijnon potfuan giouan^ : sì che Tvna dallaltira len-tenzia pare non poco diuerla. Nondimeno e nel-Tvno, e nellaltro modo il parlare di quel iauiphuomo non ha bifogno di proua, e per verace fi>aGcetta, Ma in buona fé Tono di tanta fragilità glihuomini, che ancora a Filofofi sinferiiìano i eoe-?pi ; e li rimedij celefti fenza molta dimora, o verqinvno inftante,quaado così piacciaa chi gli man-^da, fon di profitto. Dimoiirazione di quello • bianinoindlla perfonadiM. Niccodemolran-»chedino, huomo di altaqualità, e4i buone lette-»re. Era coflui alfai nobile da Pontremoli, ma af^fai dimorato in Fiorenza, tenutoui Ambafciatoreda f r4Qcefco Sforzapii quale XVI. anni fu Signor-re. } S CMìracoUy e GrA^te re di Milano : e sì mentre fu Generale deirEfcr-cito, come nel tempo, che teneiia il Diicatojgran-demente affezionato era de Fiorentini, afTai beneciò dalui dimoflr^ndofi, quando nel i 4 2 p . perfar loro cofa grata > egli fi leuò di Lucca, doue ilDuca Filippo mandato aueualo : e nel 1450. pre-fofi da lui il Titolo della Ducea di Milano,con efiìFiorentini ftabilì la Lega. Poco apprelfo dunquejil detto a quella Legazione, e buon tempo per loilio Principe in elfa durante, talmente f ur dolci, enobili le fue maniere, e fi bene accomodarfì a vo-leri fapea j che fu accettato per Cittadin Fiorenti-no : e nel viuere, e ne coftumi, e nel veftire ( ec-cettuatone folo il dar fuifragio j come Cittadinoin ciafcheduno affare procedeua. Occorfe, chedopo alcun tempo, fecondo che auuiene alla de-bolezza vmana,queflhuomo infermaffe;da fi fat-ta mala difpoflzione fopraffatto,che


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