. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . i fuccedono^ e dal come sapprendono , e^dallumore, in che trovano . Imperocché cinquietano alle^olte certe co/è , che non dovrebbero , ^e ci ridiam di cert:altre , che dovremmo feriamenteconfiderare. Tale fi è ne-gli animi di valore il coraggio , che giornaliero fcema , eere/ce fecondo Ãl cibo , il fangue , e la coflituzione , o perme dire fecondo il divino volere ^ dal quale egli pure__j ,come qualunque minuzia dipendendo Jiiuore , exinafce con-forme vuole. -Giunto egl


. Vite de' pittori, scultori, ed architetti moderni : scritte, e dedicate alla maestà di Vittorio Amadeo, Re di Sardegna . i fuccedono^ e dal come sapprendono , e^dallumore, in che trovano . Imperocché cinquietano alle^olte certe co/è , che non dovrebbero , ^e ci ridiam di cert:altre , che dovremmo feriamenteconfiderare. Tale fi è ne-gli animi di valore il coraggio , che giornaliero fcema , eere/ce fecondo Ãl cibo , il fangue , e la coflituzione , o perme dire fecondo il divino volere ^ dal quale egli pure__j ,come qualunque minuzia dipendendo Jiiuore , exinafce con-forme vuole. -Giunto egli era trattantoalletà di cinquanta-quattranni, né godeva tutta Ja falute , quando da mortaii^po malore affali to la perde affatto , ed andò ne 16^0, allaltro â ^ mondo. Era di giu/la flatura , e di bellavvenenza , vedi va adTai civilmente , ed adai civilmente :lì trattava alla menfa v-Nonlafciòjmolto capitale^ benché molto avedTeguadagnato,> i\h lafciò fcolari à i grido falvo la figlia , benché non poco iìadoperaife per bene idruirli ^ e per farli di veni r bravi ^ vCl-»famod ^ i> r P 1 TT0 R 1. 5JS. DI L V I G 1 G A R Z I. E R poter molto operare , quando veramen-te operar (1 voglia bene j bifogna vivere af»fai. Né bada, come crede taluno la pre-ftezza 5 la falute, e lattitudine del corpo,fé lopere fien manuali , o la vigilanza, laprontezza, e la quadratura dellanimo,selle Ibno mentali. Imperocché certa , e certiffima fi è , eii vede ad ognora la differenza da un uomo allaltro ; ma noaè mai così grande , die luperi la groffezza dun capello; fep-pure luomo non fofTe o fiacco di forze , od inetto, ornaiiano di membra , od affatto privo di fenno, o vicino a per-derlo ,, o fcimunito, e /cerno. Tanto è vero il proverbio ,che ognuno è atto a far quel che farebbe ogni altro ; purchéfìmil non fia alleccettuato pocanzi, e voglia farlo . Quindiquanto io mi rido ^ e quanto credo che moltilTìmi ridanedalcuni j


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