. Fortezza reale del cuore humano : battuta soauemente, saettata amorosamente, superata gloriosamente, e posseduta & ornata gratiosamente dall' amoroso Giesù : disegnata in figure con alcune brieui ma affettuose meditationi et altri tanti soliloquij . Omnium artifex dacmt me Sapientìam. Anima mìa inconfiderata,chc nòconfidcri Ja commodicà che tuhai dacqui ilare la vera lapicnzaedapproffittartinellcvirtù^mctre tu hai vn talee tanto Mae-firo, il quale ledendo nella Ca-thedra del tuo cuore, tinicgna, ^ ammaeflra,vattene pure à quello,e dille con ogni afi:etto,&humilta le parole di


. Fortezza reale del cuore humano : battuta soauemente, saettata amorosamente, superata gloriosamente, e posseduta & ornata gratiosamente dall' amoroso Giesù : disegnata in figure con alcune brieui ma affettuose meditationi et altri tanti soliloquij . Omnium artifex dacmt me Sapientìam. Anima mìa inconfiderata,chc nòconfidcri Ja commodicà che tuhai dacqui ilare la vera lapicnzaedapproffittartinellcvirtù^mctre tu hai vn talee tanto Mae-firo, il quale ledendo nella Ca-thedra del tuo cuore, tinicgna, ^ ammaeflra,vattene pure à quello,e dille con ogni afi:etto,&humilta le parole di ^.tr^, & difctplinani,& [eie ntiam doieìuciVjaL 118- Inlegnami Si-gnore la boncàjadilciplina^e la Idenza; il buondifcepolo fé ne va allo Hudio, & al maelìro perciTere infegnato, & amaefii*ato ? Cosi hai da fartUjdeui andare à queir maeftro, dico al dolci/li-mo Giesùjche difle, yocatisrnewagiPer,& benedicitis, e rhai da pregare. Doceme inlìifìcatìà ]*infinita bontà delPamoroflifimoGiesù, il quale non manco dinfcgnare la veriuà quel dottore hebreo, le bene andò a quello coiimulato cuore,& con finte p aroic; per tentai-lo,e vedereie diceua cola alcuna, contro la kggcdi Moiie. Molle, dicendo. Magìjier quidfadendo yità tter- mm pofsidcbo^ 6c argométa da qucfto quello farà^ vcrlo di tcfe ti accoHarai a quello non con dop-piezza^ma finceramente, con ardente defìderiodeffere infegnata^& illuminatale dirai; Bonus estU3<& in honitatetua doce ine. Tu lei buono, ò cìz-mcndifimo Gicsù, anziliflelìa bonta^ però io tiprego humilmente per liflelìa bontà :, in legna*1BÌ,& ammaeflrami in guifa, che io Tappi cono»fccre il male per fuggirlo, & il bene per fauore riceuerebbe colui, che Oando invn deierto horrido,& hauécio abagliato il cami-no folfe ammaeilrato, & infegnato del vero fen-tiero:ma non minore, anzi maggiore, è quelloche fa a te^ò anima mia^il tuo Iddio^ mentre ha-uedo fallata la lìrada à^\ Cielo di nuouo t


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