Storia dell'Italia antica . ecero sentire loro tristieffetti anche a Roma ^. La superstiziosissima Etruria ebbe Dei dogni sorte; {) VaiTone, De lìng. hit., V, 46, ove lo chiama Deus Etruriceprin-ceps. Vedi anche Properzio, IV, 2 e Asconio, Yerr., 3, 59: Servio, AdAen., Vili, 90; Orazio, Epist., I, 20, 1; Columella, X, 308; Ovidio, Mst.,XIV, 042, ecc. 1 Servio, Ad Aen., I, 422; Vitruvio. 1,7; Mailer, Etrush., Il, 116; Ciampi, Le cittàetnisca, pag. 48, Roma, 1866. 2 Monum. ined. Istit. II, 6, e Annal. 1834, jj. 183; Mus. Kirker., tav. 22; Gerhard,Gottheit. der Etrusk., taf. I, n. 1 <? 2; e Et
Storia dell'Italia antica . ecero sentire loro tristieffetti anche a Roma ^. La superstiziosissima Etruria ebbe Dei dogni sorte; {) VaiTone, De lìng. hit., V, 46, ove lo chiama Deus Etruriceprin-ceps. Vedi anche Properzio, IV, 2 e Asconio, Yerr., 3, 59: Servio, AdAen., Vili, 90; Orazio, Epist., I, 20, 1; Columella, X, 308; Ovidio, Mst.,XIV, 042, ecc. 1 Servio, Ad Aen., I, 422; Vitruvio. 1,7; Mailer, Etrush., Il, 116; Ciampi, Le cittàetnisca, pag. 48, Roma, 1866. 2 Monum. ined. Istit. II, 6, e Annal. 1834, jj. 183; Mus. Kirker., tav. 22; Gerhard,Gottheit. der Etrusk., taf. I, n. 1 <? 2; e Etruskische Spiegel, II, 181. 3 Clemente Alcssandrìao, Protrept., pag. 16, ed. Oxonii, 1715; Micali, 31onmn.,tav. XLI e LXXXVIII, pag. 63-65, 153, e 192-193; Inghirami. Monum. Etruschi, II,p. 696; Panofka in Annal. Istit., 1815, p. 56 e tav. agg. B. 392 DÈI CAMPESTRI E MARINI, E YEDIO, DIO MALO. [Lib. I. «Uvinità campestri armate di falce * ; Dei marini con alial capo e alle spalle, e àncore in mano ^; Dei messaggieri,. Dio campestre con falce, e divinità marina con ìincore (Micaìi). intermedii tra gii uomini e le divinità superiori 3; Deidella vita, e Dei della morte, Dei della luce e Dei delletenebre nelle regioni infernali * ; e di questi capo e si-gnore Manto 0 Vedio, il Dio malo () divoratore delleanime, del quale la Gorgone infernale orribilmente san-nuta fu limagine simbolica più popolare in Etruria ^ : esi vide figurato anche in due vecchi del Museo di Volterra,portanti corona in testa e ali alle spalle, uno con fiaccolanella sinistra, e laltro avente in ambi le mani due scudio una specie di chiodi, simbolo dei suoi decreti immu-tabili, a somiglianza dei davi trahali e adamantiìii, dellaNecessità di cui parla Orazio ^. {^) JMantum Etnisca lingua Bitem 2ìatreì)i appellant. Servio, Ad Aen.,X, 198. Vedio :, Djo malo, è licordato da ]\Iai-ziano Capella, II, pag. 41e 45, edit., Lipsiae 18G0. v 1 Micali, Monum.^ tav. XXXIV, n. 2. 2 Micali, , tav. HO. 3
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