La prospettiua pratica . e A P. X V I I . COME SI METT^ fN T^tOSTETT ÌV^ IL CORPO 7)07>EC^4ED1^0. (SSS^i lalapianu del foddetco corpo Apporta in ifcorcio .Il punto del concorfoB; la linea del pianog S ^ D E-la linea paralella alla fùdetca C B . La trauedaiirc eife due lince ad angoli retti C EjIaJtez-*^^M^ za del vedere F, &c la linea perpendicolare per pigliar le milure D B . Formatala foddetta pianta in ilcorcio, & tirate le linee > deuefi prima, che paflare auanti, ritrouarelaltezza degli angoli perpendicolarmente deffo corpo; &: farà come iegue . Sia prclUa diftanza nella pi^^nta V d
La prospettiua pratica . e A P. X V I I . COME SI METT^ fN T^tOSTETT ÌV^ IL CORPO 7)07>EC^4ED1^0. (SSS^i lalapianu del foddetco corpo Apporta in ifcorcio .Il punto del concorfoB; la linea del pianog S ^ D E-la linea paralella alla fùdetca C B . La trauedaiirc eife due lince ad angoli retti C EjIaJtez-*^^M^ za del vedere F, &c la linea perpendicolare per pigliar le milure D B . Formatala foddetta pianta in ilcorcio, & tirate le linee > deuefi prima, che paflare auanti, ritrouarelaltezza degli angoli perpendicolarmente deffo corpo; &: farà come iegue . Sia prclUa diftanza nella pi^^nta V da Y a Z, & polla da vna parte come fi vede fatta la linea M N :,&c poi tirate due linee ad\ingoli retti con efla linea toccante li punti M N, lM , terminante con Q, delN con R: fia tolta poi la milura dalla mezaria dclTa pianta V,al legno X;& portata dal Punto M ad I»& N ad L:.& prela umilmente la mifura dalla foddetta pianta V G,&: portata à far fegno MjPi6>: N,0 :& ancora
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