. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. fore Clemente V fu quegli, che trasferìcolà la Sede pontificia. Inoltre , fé Simone fece quelle pitture nel andò a Firenze il Cardinale Niccolò da Prato, non vi potè di-pi gner e il Petrarca, e molto meno Madonna Laura, che non erano na-ti ; onde in tutti quelli fatti ci è errore ; ma e/fendo certi que fi dueultimi ritratti, bifoqna dire, che le pitture fafferò fatte molti aviti do-po il 1303. V architetto dì quella cappella fu fra Jacopo da Nipozza-no converfo di quel convento» Nota dell Ediz. di Roma. Vita di Simone, e Lipp


. Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti. fore Clemente V fu quegli, che trasferìcolà la Sede pontificia. Inoltre , fé Simone fece quelle pitture nel andò a Firenze il Cardinale Niccolò da Prato, non vi potè di-pi gner e il Petrarca, e molto meno Madonna Laura, che non erano na-ti ; onde in tutti quelli fatti ci è errore ; ma e/fendo certi que fi dueultimi ritratti, bifoqna dire, che le pitture fafferò fatte molti aviti do-po il 1303. V architetto dì quella cappella fu fra Jacopo da Nipozza-no converfo di quel convento» Nota dell Ediz. di Roma. Vita di Simone, e Lippo Mimmi . 415 non fu Simone mole eccellente nel difegno, ma ebbe in-venzione dalla natura, e fi dilettò molto di ritrarre di na-turale, ed in ciò fu tanto tenuto il miglior maeftro defuoi tempi, che 1 Sig. Pandolfo Malateiti lo mandò infi- Pandolfo Ma-no in Avignone a ritrarre Metter Francefco Petrarca; a ri- l^efiaJ°jnan dò Iti /lVtQTìOflQ chieda del quale fece poi con tanta fua lode il ritratto di a ritrarre ilMadonna Laura. VITA 4i6 Parte Prima VITA DI TADDEO GADDI PITTORE FIORENTINO. E Bella, e veramente utile, e lodevole opera premiare Jjj in ogni luogo largamente- la virtù, ed onorare colui, che 1 ha; perchè infiniti ingegni, che tal volta dorraireb- bono, eccitati da quello invito, fi sforzano con ogni in- duftria di non {blamente apprendere quella, ma divenirvi dentro eccellenti per follevarfi, e venire a grado utile, e onorevole ; onde ne fegua onore alla patria loro, ed a fé fteffi gloria, e ricchezze, e nobiltà a discendenti loro, che da corali principj folle vati, bene fpeflb divengono e ricchif- fimi, e nobiliffimi; nella guifa, che per opera di Taddeo Gaddi pittore fecero i defcendenti fuoi. II quale Taddeo di Gaddo Gaddi Fiorentino, dopo la morte di Giotto, il Giotto tenne a quale laveva tenuto a Battefimo, e dopo la morte di Gad- BattefimoTad- &0 era ftat0 fu0 maefìro ventiquattro anni, come fcrive Cen- • di Drea Cen


Size: 2053px × 1217px
Photo credit: © The Reading Room / Alamy / Afripics
License: Licensed
Model Released: No

Keywords: ., bookauthorvasarigiorgio15111574, booksubject, booksubjectartists