. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . a alcuna , percioche non Coloconniene aftenerfi da cibi, ma da vitij ancqracome beninlmo nc fa fede GiiCoft. Cupcr Ge-neC. I. horn. 58. leinmuyn e\


. Iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de' santi Mauritio & Lazaro. Divisa in tre libri, ne i quali si esprimono varie imagini di virtù, vitij, passioni humane, affetti, atti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, & altre materie infinite vtili ad ogni stato di persone. Ampliata dal sig. cav. Gio. Zaratino Castellini romano in questa vltima editione di imagini & discorsi, con indici copiosi, & ricorretta . a alcuna , percioche non Coloconniene aftenerfi da cibi, ma da vitij ancqracome beninlmo nc fa fede GiiCoft. Cupcr Ge-neC. I. horn. 58. leinmuyn e\l abfitnc^Uia a a-*bis, & a v.:its. , II panno che porta fl:i armacollo dicolorverde fignirica Cperanza, la quale e propriadel Digiuno di fperare in Dio per la falute <Come canta il Regio Profcta nel Silmo 145*JSJoliie cofidere in jjiincipihus ueq-^ in fiiijS ho-minu uj quibtts non eft faltiS. Sc ne i prouerbij28. Oiii Ipernt ff) DorrnriO fainabitur^ la ben-da che gli vela la bocca, dimoftra chidigiu-na, ouero faqualche altia opera buona ^ con-uienedi tacere conforme all Euangelio cheper bocca della vetita non pub mentire thedice C w?;-- cin/un f?o/! tuba canc^e * Ticnc il capo alto & rimira il Cielo per fi-gnificare gleffetti, c Ioperationidel Digiuno,il quale fa che le porentie dellanima non fie-no ofFuCcate daireffalrationi: & tiimi de cibi ♦ma che slnalzano c6 purita dc fpiriti al a com-K 3 ccm- ISO IconoiogiadelRipji D. templatione della grandezza delleterno Dio& a quefto propofito S. Agoftiiio ne fernionidel Digiuno. leiumum ^urgat meniem-,fuble-uat[enfum, carnem fpirituifuhtjcit, corfacitcontrUwn-i & humiliatmn-, concuptfcentia ne-hula difperdit ^ Uhidinum ardores vero lumen ajcendit * 11 pcfce Cefalo che tienc nella deftra manofiellaguiia chhabbiamo detto, narraPierioValeriano il Geroglificodel Digiuno per efler detto pefce di tal natu-ia,efsendo che piu 11 nutrifce del fuo humoreche daltro cibo, che cio dichiara il motto


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