Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . el medefimo tempo, che la natione Spagnuola fece far in Roma la Chie-fa di San Iacopo. Fu la virtù di Baccio tanto da quel Pontefice (limata, chenon hauerebbe fatra cola alcuna di muraglia lenza il parere di Tan-no 1480. intendendo, che minacciaua rouina la Chiela, e Conuentodi dAkifìivi mandò Baccio, il quale facendo di verfoil piano vn puntone ìcurò del tutto quella ma-faiiigTiofafabbrica. Et in vno fprone fece porre la Ila-»tua di quel Pontefice,il quale non molti anni inan*zi haueua fatto f


Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . el medefimo tempo, che la natione Spagnuola fece far in Roma la Chie-fa di San Iacopo. Fu la virtù di Baccio tanto da quel Pontefice (limata, chenon hauerebbe fatra cola alcuna di muraglia lenza il parere di Tan-no 1480. intendendo, che minacciaua rouina la Chiela, e Conuentodi dAkifìivi mandò Baccio, il quale facendo di verfoil piano vn puntone ìcurò del tutto quella ma-faiiigTiofafabbrica. Et in vno fprone fece porre la Ila-»tua di quel Pontefice,il quale non molti anni inan*zi haueua fatto fare in quel Conuento mede-fimo molti appartamenti di camere , efate, che Ci riconofeono, oltre allcfler magnifiche» all arme,che vi fi vede deldet»to Papa . E nel .cortile n èvnamolto maggior, che laltre con alcuni verfilatini in lode delio Papa S,fio IV. ilqual dimoftrò a molti fegni ha-uerquel fanto luogo inmolta venera-tione. Fine della vita di Paolo nomano, e di Maeflro MinòScultori9e di Cbimenti Camicia ^Architetto. Pp i A N- 300 SECOND A PARTE. VITA DANDREA DAL CASTAGNO,-DI MVGELLO, E DI DO-MENICO VENETI ANO PITTOKE. VaiKofìa biafimeuolè in vna pcrfona eccellente il vitiodella-inuidia» che in nefsuno dourebberitrouarfì» e quanto fce--lerata» & orribil cola il cercare fottofpeticd vna fimulata_aamicitia, (pegneim altri non (blamente la fama» e la gkn;a» ma la vita (lefsa ; non ere-dò io certamente » che ben fia pofTìbilc ^ efprimerficon parole: vincendo lafceleratezza del fatto ,e forza di lnguaj ancoraché altrimenti diffen-/*& t* e, e-- jernl; inqueftodìfeorfo » dirò (bieche ne iì fatti alberga fpirito, non dirò inuma-no,;: fero, ma crudele in tutto» e diabolico . Tanto dogni virtù, che nonfalaoieate 9,non fono piuhuomini j mane animali ancorane degni di Wuere_j.**• * , Coji-


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