L'Olivastro, overo, Il poeta sfortvnato : poema fantastico . D E C I M O CLV A R T O, 185 4 9 Veggio ben io fatalità di ftella, Del Callotto al mirar fembranti Quelli ChPa ciò mi tragge, Citaredo in terra; Inuentati capricci, e fon reali ; Così Penìa qui vuol Dea vedouella (ra, Così van di quaggiù Cafi molefti, Di gémere dor, chognhor le fanno guer- Congene il Mondo è dWeffanti mali. Eccola hor giunta in pouera gonnella., Per crude guerre, e lagrimofe petti, Che da ognocchioal mirar pietà differra. Scorgi femmine auuolte in gonne frali, Con Sambolinì a nutricar disfatte,Priue loda di cameni fe


L'Olivastro, overo, Il poeta sfortvnato : poema fantastico . D E C I M O CLV A R T O, 185 4 9 Veggio ben io fatalità di ftella, Del Callotto al mirar fembranti Quelli ChPa ciò mi tragge, Citaredo in terra; Inuentati capricci, e fon reali ; Così Penìa qui vuol Dea vedouella (ra, Così van di quaggiù Cafi molefti, Di gémere dor, chognhor le fanno guer- Congene il Mondo è dWeffanti mali. Eccola hor giunta in pouera gonnella., Per crude guerre, e lagrimofe petti, Che da ognocchioal mirar pietà differra. Scorgi femmine auuolte in gonne frali, Con Sambolinì a nutricar disfatte,Priue loda di cameni fen di À la Quadriga di vii legno in tetta >Oue Penia, n addagia iti paglia il fianco,Segue la Fame,che per rabbia infetta >Le man (ì morde,tn feceo volto,e la fete iVafi apprettaA lui, charfo il palato hor ne vien manco; DOiiuaftro a fedar cure moiette,Vezzofiflima Dea entro humìl velie. 5 Conofcenzapietofa afflitta vifta • E la Dea rimirar pitoccatrice ; Pouera vette ellha, fquarciata lifta Che fé la tragge og


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