. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . di Roma, come credo che fi tro-uerà nelibri de Dìuinatione di Cicerone, & in Liuio, e Dionifio. Appreflb àtìuefto luogo foleua metter la fua ftdia non fo chiMagiftrato Pretore, oì Sì1*16Edile,& vdiua ghauuocati,e le parti, giudicando , e dichiaranda molte cole. 1 .m. hb. ì Mandabojtccis, ( dice Horatio) Adimam cantarefeuerit. Diony, dire, che il trattare e delle caufe forenfi, e del Puteal, non fùfle cofàda fàrfi da-coloro, che haueuaho beuuto ,


. Dialoghi di d. Antonio Agostini arcivescovo de Tarracona; sopra le medaglie, iscrizioni, e altre antichita: . di Roma, come credo che fi tro-uerà nelibri de Dìuinatione di Cicerone, & in Liuio, e Dionifio. Appreflb àtìuefto luogo foleua metter la fua ftdia non fo chiMagiftrato Pretore, oì Sì1*16Edile,& vdiua ghauuocati,e le parti, giudicando , e dichiaranda molte cole. 1 .m. hb. ì Mandabojtccis, ( dice Horatio) Adimam cantarefeuerit. Diony, dire, che il trattare e delle caufe forenfi, e del Puteal, non fùfle cofàda fàrfi da-coloro, che haueuaho beuuto ,a quali cantare, che à gihuominifeueri, e graui. Quelli,chedica»ache quello che fi vede, fia vnara,òaltare, à me non pare che habbiano ragione, ancor che Dionifio dica che quiuifi)(Te vn ara, ò altare. In alcune di quefte medaglie ho. veduto, vn fòlgore dife-gnato al baffo, diquefto edificio, e fa per quelli che fono di opinione chefufìomeflb perii bidentalejche cosi credo che chiamaflèro il luogo profanato dallafèetta ♦ & eccoui le medaglie. Rl 2 B. Et DIALOGO. Gel. , B. E perche fi bidentale ? A. Perche eoa vna, ò più pecore chiamate bidenti, fi purificaua. B, Trouafi egli delle pecore che non habbiano,più di duedenti? comediceua_vn Grammatico al tempo di Aulo Gellio, ò di Macrobio . A. Io non ne ho vedute mai*, masintende di quelle di due anni. Le parole diCicerone che parlano del Puteale»fono quefte , Cotemillam, & tiouaculam de- foJfaminComitiojfupraqueimpo/ìturnPutealaccepimus. B, Per coterie parole non sintende, che quiui fune la faetta, ma folo, che il Pu-teale fune meno per coprire il luogo ,doue era quella pietra, e quel rafoio mi-racolofo. Ma vorrei fapere, che cofa è Comitio. A. Egli è la parte del Foro feoperta, doue fi poteua ragunare la gente per li Co-miti; , cioè per vdire i fermoni, e le dicerie degli Oratori, ò de Tribuni, ò deConfoli, ò di altri Magistrati, e per dare il voto nelle cofe, ch


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