. Dell'imprese . delle cole colla qualità può recare bontà alcuna a quelle,come par chefi dica auuenire al numero atterzato, o del tre ,* io mi muouo ancóra aa tentar lepoceflì porger niente di meglio, al buono dellImprefe, dame raccontate queftaiioltaxol dare allaprima,^: alla feconda, later-za^per honoreiiol fé lultima della Pecchia afiori è ilata a uoijCome mè paruto ai fembiante, non poco grata, per la ipezialpropietà fcoperta in elfa, dellandare a fiicchiar da ciafcun fiore ciò,che vha di buono ; non ho dubbio ninno, che vi debba punto menocfier caro dudire lImprcfiijche per


. Dell'imprese . delle cole colla qualità può recare bontà alcuna a quelle,come par chefi dica auuenire al numero atterzato, o del tre ,* io mi muouo ancóra aa tentar lepoceflì porger niente di meglio, al buono dellImprefe, dame raccontate queftaiioltaxol dare allaprima,^: alla feconda, later-za^per honoreiiol fé lultima della Pecchia afiori è ilata a uoijCome mè paruto ai fembiante, non poco grata, per la ipezialpropietà fcoperta in elfa, dellandare a fiicchiar da ciafcun fiore ciò,che vha di buono ; non ho dubbio ninno, che vi debba punto menocfier caro dudire lImprcfiijche per me ui sappreiènta ài confido tanto più di quelladoiierui aggradarejC tanto più elfer perco mmendarla,quato è lempre mai più lodcuole quellopera, la quale£:(cQ. tutta quanta del filo propio maeltro;che quella non è che fi com-pone dal filo autore,col torre le parti coraponentila da quefto,e da qlÌiiago;doue ei non habbia, che fare,ne vi tenga alcuna giuridizione • 7\(^. Ff 4 Che 43 I M P R S E E Che ài ralcj e finStanatura mi rifido ben io, non porrete neg^ij*idlae il ven-neschccofiartihziofaiTiéte produce la fera, Qi3^ adunque è quello, che ftancìoin aao d^ teflère la fuacarac ,donaformaallImpreladamepromdl mi, ech*io viprefcntocoquefte file parole apprellò: A LI VNDE NHIL. Vi vedete ben quiper VOI med^lìm^jquanto di verità in Te riteiìga quello, di chetiti ver-me lì uanta,e ripregia;od altri che di lui parhuido lìmil uanio, e pre-gio gli attribuiice : che nellVna e nellaltran .aiera conofccte poter/iintendere profferito cotal Motto ; cioè chegli nel mer:ere infieme il/iiolauoro,e tirarlo al ilio deftinato lineano ha mefl:ÌLii dellopera, nédel fauore di cofà vemna^da ueruna per quello tuttala materiafolo di fé fteflò, e perfelleile folamentecócludendo a ,e figura,che non con minore vtikjche piacere sintende fen»ratamente. Or comenon mi pollo ftimarcchi non iìa p


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