. Dialogo dell'imprese militari et amorose . o-loyil qualfi lamenta, che ne gli Elogi/ non ha ri-trovato il Caualier dalla Volpe, il qual fu fi granvalenfhùomo al feruigio di San Marco per honoret Italia i ma io ltìò conflato ; dicendogli -, che ioera cèrto,chel Signor Caualierenon $>haueua fat-to ritrarre per effere alquanto difforme di volto, ef-fendogli fiato hònàramente cattato vn occhiò in bat-taglia > e che gli haurei procurato ricompénfd inqueHo trattato delle imprefe. Lo domandai adun-que fé egli hauena portato alcuna imprefa: Corneadiffe égli ì non fi sa, ctiei portaua vna braua


. Dialogo dell'imprese militari et amorose . o-loyil qualfi lamenta, che ne gli Elogi/ non ha ri-trovato il Caualier dalla Volpe, il qual fu fi granvalenfhùomo al feruigio di San Marco per honoret Italia i ma io ltìò conflato ; dicendogli -, che ioera cèrto,chel Signor Caualierenon $>haueua fat-to ritrarre per effere alquanto difforme di volto, ef-fendogli fiato hònàramente cattato vn occhiò in bat-taglia > e che gli haurei procurato ricompénfd inqueHo trattato delle imprefe. Lo domandai adun-que fé egli hauena portato alcuna imprefa: Corneadiffe égli ì non fi sa, ctiei portaua vna braua Voi*pe , che moliraua i denti nella bandiera con vnmotto,che diceua-, simvl a s f v et x>tU-t i b v s v t ò r. Volendo dire, che non bifo-gnaua fiherzarfeco,perche eifi farebbe difefointut-ti ì modi. Giòvi 6. il Caualier fu valente e vi*gitante , e neWhiftoria nóHra non p4Jfafen%a lo*aè : è per quefto il Senato Vinitiano gli fece dopi ts J US. LE IMP RE SE morte vna bella fatua di legno dorata in SantaChiaria in Io non hjo già tacerui per Pvltima imprefa diGiouanni Chiucchera Albanese, chiamato il Caua-*lier forno fo fulle guerre, il quale ne porto vna fa-ceta e ridicola a chi la miraua,fmile alla predet-ta. Portò costui nella fua bandiera, per mostrare^Ixrdita natura fua valorosa , ne IIefercitio del ca-nal leggiere, vnferoce Lupo, che haueua nelle gam-be vna pecora preft, e meza fanguinata nel colloin atto con la testa riuolta a dietro verfo due groficani di pastori, che lo feguono per torgli la preda,de quali ine ivno il più vicino voltaua anchegli la tesi a D I d\€. G I 0 V I O. j6f la ièlla in dietro a vedere , [e gli altri cani vema-nano ì [occorrerlo Jemendo daffaltare sì terribil ni-mico. E M* Giouan- Antonio MngettoU gli fece^>quello motto Latino ,pavent o v e s, ti* MENT CANES, INTRLPIDVS MANEO, Di quella imprefa molto fi mottegiaùa e ridetta il Signor Marche fé del Fatto, reggendola Jpiegataì ma a dite il vero della boffola


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