. Imagini delli dei de gl'antichi . le bian-che rofe, enefu punta graufmente, onde il langue, che vfci, fu cagio-ne, che da indi in poi nafcefJccro le role colotite. E benche quefto, chiofono hora per dire, pocofaccia adipingere Venere, nientedimeno, perchemi pareeffere cofa gratiofa, e diletterole, la dirb ccme la racconta Athe-ki Cn nco, dccndo crje F,J antichi di que tempi futono grandemente dati a la-Nouel a fcmi piaceri, onde dedicarono vn teirpio a Venere, chiamandola Gallipi-piaceuole g3) (bevuole propr/o dire, cbe ha belle natiche per quefta cagione. DueVenere figliuoledi vn Contadino,


. Imagini delli dei de gl'antichi . le bian-che rofe, enefu punta graufmente, onde il langue, che vfci, fu cagio-ne, che da indi in poi nafcefJccro le role colotite. E benche quefto, chiofono hora per dire, pocofaccia adipingere Venere, nientedimeno, perchemi pareeffere cofa gratiofa, e diletterole, la dirb ccme la racconta Athe-ki Cn nco, dccndo crje F,J antichi di que tempi futono grandemente dati a la-Nouel a fcmi piaceri, onde dedicarono vn teirpio a Venere, chiamandola Gallipi-piaceuole g3) (bevuole propr/o dire, cbe ha belle natiche per quefta cagione. DueVenere figliuoledi vn Contadino, giouinette, belle, & gratiofc, venneroacontefaCallipiga inficmcqualdiloiohauefse piu belle natiche, ne potettdofi accordare infra di Dcgli Antkh» i 177 Imagine dt Venere Dea de piaceri, madre o(e$ di concorde matrimOnio, & di irdente di loro, petche non voleuano 1vna ccdere allaltra, fe nandaro su la via publi-co, c trouatoquiui vn giouine acafo non conofciuto da alcana di loro, gJifimoftrarous, accio cbegh ne facefie giuJicio, promettendociafcbeduna a quello, chei giudicailc. U giouaneguatdata moltobenequella] partefopra delta quale era nat lacomefa, e; fattane trase diligence confideratione*giudi:o, chelamaggiorehauelle piu belle natiche,& innamoratoper ci6 fela meno acata, cue egli haueua vn fratello , cui racconto il fatto come erapa ;aro . Acoftui venne vogliadi vedae cio> chefo(Te,& andatofene la, do-uc glihaueua moftratoil tiacelb, trouo laltra dclle due forelle , che fe neftaui , fu giudicatahauec men bellenacichc, lequaliei fife-cemo ktare »e canto li paruero belle, chefcneinnam&rofjbito, e confortan-do la gtoaaae U prego i ftare di buona che hauefse cofi belle oaticheche non folTe polJibile»che alec j le haueTc piu belle,che ne hauefsegiudicatofu . rt


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