. Il principe perfetto e ministri adattati : documenti politici e morali corredati d'emblemi . n la JSino scere, crude- . . i . imi. i • • t r< ^ ì litas est , fiuam giustizia da UH lato , c dall altro la misericordia. Lon lalènee de cUm P^i^^ii rcgoli la sentenza alla colpa ; con laltra ne mio-liln (]pj-ì ]a pena: con quella punisca , e con questa perdo- ni. (5o) Il Re Don Giovanni Secondo di Portogallo , (30) Vasconsel. ^ ^ . V ,. in Anaceph. cnp. quaiido si trovava al Tribunale delle cause criminali, 16. n. 9. DOCUMENTO XXXIII. 187 ammoniva i Giudici, (01) che non si lasciassero
. Il principe perfetto e ministri adattati : documenti politici e morali corredati d'emblemi . n la JSino scere, crude- . . i . imi. i • • t r< ^ ì litas est , fiuam giustizia da UH lato , c dall altro la misericordia. Lon lalènee de cUm P^i^^ii rcgoli la sentenza alla colpa ; con laltra ne mio-liln (]pj-ì ]a pena: con quella punisca , e con questa perdo- ni. (5o) Il Re Don Giovanni Secondo di Portogallo , (30) Vasconsel. ^ ^ . V ,. in Anaceph. cnp. quaiido si trovava al Tribunale delle cause criminali, 16. n. 9. DOCUMENTO XXXIII. 187 ammoniva i Giudici, (01) che non si lasciassero mai cader .^«^ ^°^ summo jiire agat , di mano questa bilancia , mitigando le sentenze di mor- sed i«oiostatetu ad , , . -ì. ^ • 11 • I , utililatem cujus- te, e commutandole in esilj perpetui alle isole lonta- que dispensaas. o- 1 ,.,.. , i. iiinia in foelici ta-ne , che erano nei suoi dominj , e che avevano bisogno tcm coamentet. dabitatori. Cosi si soddisfa alla giustizia , e la clemenza ,• ^^^^ ■^^~ ^ tic. tempra il castigo. * 2i iS8 TRINCirE PERFETTO. e-JtCccAttti me. PLUS TERRENrrJVI , QTJAjM TOHB.^JSrj)TJM DOCUMENTO XXXIV. Sia pili il terrore, che incute con il tuono della sua minaccia j che non il fulmine con cui colpisce la sua giustizia. A, .vanti che cada il fulmine , le nubi cuoprono ,ed oscurano la terra, ruggendo con ispaventevoli tuoni,come se gemessero i cardini che fissano il mondo , econ ìspavento e confusione universale dei mortali. Maquando cade il fulmine, è più sovente il timore che ildanno j più la minaccia che la strage. Nei monti e nelle DOCUMENTO XXXI7. 189roccie sfiole scaricare le sue furie ; colpisce qualche volta«no , o laltro ^ ma i più restano liberi dal llagello. Du-ra il tiiuorc, non di ciò che fece la mano che lo vi-brò ^ ma di ciò che poteva fare, (i) Arrivi a pochi il (i) ut fuinunacastigo , che dà il Prìncipe , e il timore vada sopra mol- j^^aSoi;:;;^.ti : cosi si eseguisce con temperanza il supplizio, e si ^V*
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