. Teatro d'imprese . ccoli tralci, ò germogli, pena (puntino fuori del tronco, fece il Bargagli con la fcritta Tarde,sed div. Ha figura dlmprciailmaginc,ò Infcgna di Carità porta nel-la fua Iconologia da Celare Ripa,chè dVliuo, ai quale feccadofi alcuni rami ì.Lòi Di Giouanni Ferro, 72 r tami dal tronco di eflo,nvfciua vn liquore, che nudriua humettandoalcune herbe, &arboretti, parte de quali v/ciuano dalle radici dellar-bore grande, e parte di eflì piùdiIontano,con Io {cricco Moriens re-yiviscir fu dIfidoro Ruberei. Due rami dVliuo in vno Diadema-haueuaFrancefco Sforza


. Teatro d'imprese . ccoli tralci, ò germogli, pena (puntino fuori del tronco, fece il Bargagli con la fcritta Tarde,sed div. Ha figura dlmprciailmaginc,ò Infcgna di Carità porta nel-la fua Iconologia da Celare Ripa,chè dVliuo, ai quale feccadofi alcuni rami ì.Lòi Di Giouanni Ferro, 72 r tami dal tronco di eflo,nvfciua vn liquore, che nudriua humettandoalcune herbe, &arboretti, parte de quali v/ciuano dalle radici dellar-bore grande, e parte di eflì piùdiIontano,con Io {cricco Moriens re-yiviscir fu dIfidoro Ruberei. Due rami dVliuo in vno Diadema-haueuaFrancefco Sforza di Milano col detto, Salvs>et Victorianostra, intende allegoricamente la pace nel fuo Regno. LVliue po~fte nellacqua {alfa perchelafcino lamarezza furono da me figurate ituImprera con parole Amaritvdine dvlcescvnt. L a Macina da infrangere lVliue (opra la fua pila con I* Vliue appref-{o è dellAcademico Trito tra i Secreti col motto Te rendo svo CVS. ndlIconologia[otto la vo-ce Carità. PdmStcortda, Zz Es- 722 Teatro dImprefe, Essendomi pcruenuta alle mani vna ImprcfadellVliuo, fi-tra dal-rillultrifs. Barberino, e mandatami in quello appunto,che il libro nftampaua,dal àjéVdi Angolare intelligenza,il qu ale (àpCndo con quanta diligen-za io andafìi raccogliendo lImprclc,mhonorò di quella J e perche il có-ccrro, e Iapplicarione none ordinaria , comeordinarij non fono anco ipenfieri del Sig. Cardinale, fu necellitato egli daccompagnarla con al-cuna dichurationc, che altrimente non farebbe (tara intefà, la quale quida me lì ponc,pcrche parimente intendere fi polla lIm prefà,e fi notifichiladegnaapplicationedilei. Mi fcriuc dunque quel Signore amico mio,che , Tenendo ragionamento apafiati giorni llilufinfi. Sig. Cardinale Barberinonella fita Villa di CaflelCandol/o colSig. Aficamo T domar ino genttlbuomo principa-li/fimo 3 e di Seggio della, Città di Napoli ,. che bà del mede/imo fuo /àn


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