. Il R. Manicomio di Aversa : nel lo centenario dalla fondazione 5 maggio 1813-5 maggio 1913 . mento pressoil Ministero degli Affari Interni, e poscia Intendente della Provinciadi Napoli. Questuomo, esperto nella condotta dei pubblici affari,tenero verso glinfelici, energico e pieno di sapienza, spiegò tuttala sua attività per raggiungere lo scopo, di dare cioè ai poveri follidel Regno di Napoli una più civile dimora; e mercè sua il Re Gioac-chino Murat, il dì 11 marzo 1813, firmava il Decreto, col quale as-segnava per nuova dimora dei folli lantico convento dei MinoriOsservanti, detto la Madd
. Il R. Manicomio di Aversa : nel lo centenario dalla fondazione 5 maggio 1813-5 maggio 1913 . mento pressoil Ministero degli Affari Interni, e poscia Intendente della Provinciadi Napoli. Questuomo, esperto nella condotta dei pubblici affari,tenero verso glinfelici, energico e pieno di sapienza, spiegò tuttala sua attività per raggiungere lo scopo, di dare cioè ai poveri follidel Regno di Napoli una più civile dimora; e mercè sua il Re Gioac-chino Murat, il dì 11 marzo 1813, firmava il Decreto, col quale as-segnava per nuova dimora dei folli lantico convento dei MinoriOsservanti, detto la Maddalena, di Aversa, di cui già abbiamo de-scritte le origini. Ma ben presto si riconobbe insufficiente il nuovo locale peraccogliervi i folli dei due sessi, per cui, con R. Decreto del 10 giu-gno 1813, venne assegnato, per le donne alienate, un secondo edi-ficio, che fu quello del soppresso convento dei Cappuccini al Monte,edificato fin dal 1545, sito al confine del lenimento di Aversa eGiugliano in Campania. so a - 5. ; o1 3? o * S: ? > bj < a1 a ~ -t ? 83 5 3 a 2, So 33O £5 w. 31 CAPITOLO Maria Linguiti (1813-1825). Lapertura del Manicomio di Aversa, col nome di RR. Casedei matti, primo nellItalia Meridionale, fu un avvenimento di civiltà,che ci collocò alla pari dogni civile Nazione. A dirigere questo nuovo Istituto venne dal Governo chiamatoun ex-religioso dei Serviti di Maria, Giovanni Maria Lingaiti, ilquale, abbandonati i silenziosi e snervanti ozi del chiostro, nei primianni del secolo XIX, di cuore pietoso e di mente elevata, si mostròdotto in legge, in teologia, in filosofia ed in medicina. Costui, già noto per la pietà e dottrina, e per la conoscenzadella follia, avendo già pubblicato nel 1812 il primo volume di unerudito lavoro sulle malattie mentali (1), si accinse subito allopera;e, compiute le pratiche di legge, il 5 maggio 1813 aprì alla pub-blica sventura la Casa della Maddalena (oggi Casa Centrale delR. Manicomio), e, poco dopo,
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