. Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro, et al monte Sinai; col dissegno delle città, castelli, ville, chiese, monasterij, isole, porti, & fiumi, che sin là si ritrouano; et vna breue regola di quanto si dee osseruar nel detto viaggio, e quel che si paga da luoco à luoco, sì di dacij, come d'altre cose. fìlmi. Se altre cole puraf-idi, e qaiui fi raccoglie il datio dei Soìdano d melherojnf rimargli ibno fcritre le cafe della citta co gli or-dine,epoi fono fcritii li hortolani,i quali iono vintimilii:;, &ron fanno altro, che gouernare i loro bei giardini, & cuui ìilia arteg
. Viaggio da Venetia al Santo Sepolcro, et al monte Sinai; col dissegno delle città, castelli, ville, chiese, monasterij, isole, porti, & fiumi, che sin là si ritrouano; et vna breue regola di quanto si dee osseruar nel detto viaggio, e quel che si paga da luoco à luoco, sì di dacij, come d'altre cose. fìlmi. Se altre cole puraf-idi, e qaiui fi raccoglie il datio dei Soìdano d melherojnf rimargli ibno fcritre le cafe della citta co gli or-dine,epoi fono fcritii li hortolani,i quali iono vintimilii:;, &ron fanno altro, che gouernare i loro bei giardini, & cuui ìilia artegiani quali lauorano di più vari mellieri,fono ii viniJcua*rro milahuomini, che non fanno altro che lauordi ra-iré.Adi ottone,& gVc Banchieri,Cambiatori prrafrai,&an-cora vi fono vintiquattro milia, c>c quattrocéto ciiochi,i qualinon fanno altro che cuocer robbe da mangiare, perche in Da-mafco nò e ricchi,ne poueri,che faccino cof na iii ca{3i{\i2: macomprano ogni cofa da cuochi in lui mercato^ c^c per le vie, &tioui ciò che tu vuoi cotto di 31012:0;,^ di noucjperò che i Sa- racini racìhi mr:Bgia;io cofì di notte co-rie ài ù lì v^n-Te-ro cento mila pzvionz in vn giorno iiim ^rebboiio damangurs aifai,^:^ ne più ancca che non dico. D A M A-S C O. HOrafegLiiìa nella prefentcfcrirruraj.^rleg^i che ni troiie-rai ancora co-ra^ hanno in deità clìià di Damalco vinri-milia di lor chiefe^ò Oiarorij,iquah eiTi chiamano Mofchee;,8c:ancora ^ìì fono 4. mila hnomini;,che non fanno al tronche conciar pelli,S: hanno l^mila botte dacqua rolata,& o^ni bottatien 14. fome fenza laltra che fi ritroiia per la terra nelle lorocale*:, e qiiefiacqiia rofata efìì la vendono alli foeciali, & ad al-tre botteghcjleqLiali fono tàte:,che non fi si il numero dì arìco fono nella città^Sr ne borghi 1 ?• mila ^i qualiha la detta città in cuf}:oiia,&: in guardia per temé7a,& pauradel soluano di Babilonia,Se li fono molte altre cofjjbquah dr>m
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