. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . r mezzo delli quali fa poi che la mente intende le->cofe fignificate,& non è altro il piacere che fi prende dairvna,& laltra diquefte profeflìoni, fé non che à forza darte quafi con inganno della natu-ra, fa lvna intendere cofenfi , & laltra fentire con lintelletto. Ha bifo-gno dunque la Pittura della imitatione di cofe reali, il che accenna la maIchera, che è ritratto della faccia dellhuomo. La vefte cangiante, moIi:ra,che la varietà particolarmente diletta co-me moftrano i piedi ricoperti


. Iconologia, ouero, Descrittione di diuerse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione . r mezzo delli quali fa poi che la mente intende le->cofe fignificate,& non è altro il piacere che fi prende dairvna,& laltra diquefte profeflìoni, fé non che à forza darte quafi con inganno della natu-ra, fa lvna intendere cofenfi , & laltra fentire con lintelletto. Ha bifo-gno dunque la Pittura della imitatione di cofe reali, il che accenna la maIchera, che è ritratto della faccia dellhuomo. La vefte cangiante, moIi:ra,che la varietà particolarmente diletta co-me moftrano i piedi ricoperti, che quelle proportioni, le quali fono foa-damento della Pittura, & che vanno notate nel difegno, auanti chedia mano à colori, deueno ricuoprirfi , & celarfi nell opera_#compita, & come è grandarte preifo à gli Oratori fa-per fingere di parlare fenzarte i coli prellb à iPittori faper dipinger in modo, che nonapparifca larte fé non à più in-telligenti, e quella lode,che fola attendeil Pittorecuriofodifama,natadalla vir-tù- Ce TOESIA 4^6 ICONOLOGIAT 0 E S I ^.. GIOVANE bella, veftita dazznroceleftejfopra il qiial vcilimen-to vi faranno molte flelle, fard coronata di alloro, mpiln le mani-meile ignude piene di latte, col vifo inlìammato, & penfofo, con tre fan-ciulli d lati, che volandoli intorno, vno le porga la Lira,&: il Plettro, lal-tro la FiRo!a,& il terzo la Tromba ; & non volendo rapprefcntare i ;fanciulli per non ingombrare troppo il luogo, i detti iftromenti fi pofa-iranno apprcHb di effa^». Poefia, fecondo Platone,non è altro, qhefprefllone di cofe diuine ecci-tate nella mente da furore, & gratìa celefte. Si dipinge giouane, & bella, perche ogni huomo,ancorchero220>è al-kccato dalia Tua dgice^saA tirato dalla Tu* forza « .Si D I e E S A R E R I P A. 4or Si corona di lauro, il quale Od fempre verde > de non teme forza di iUl-miiie celeitcperche la Poefiafà glhucmini immortali, & gli asiìcuradstcolpi del tempo, il quale fuol tutte le co


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