La carrozza nella storia della locomozione . e archi di ac-ciaio (inolle), ma sicco-me, pel modo come era-no fatte, queste mollesi rompevano spesso,si tornò ai cinghioni ;e coi successivi perfe-zionamenti di nuovo a-gli archi ed alle questi cocchi ne esistono due in Verona nelle case dei conti SereRo deoH Alliohieri, ma, purtroppo, ne furono distruttii carri e non ne rimangono chele casse. Queste furono ampia-mente illustrate dal conte Gio-vanni Gozzadini nella citata me-moria, la quale è una vera mo-nografia sui cocchi e carrozze esulla loro origine. Le due car-rozze, diremo così, ve
La carrozza nella storia della locomozione . e archi di ac-ciaio (inolle), ma sicco-me, pel modo come era-no fatte, queste mollesi rompevano spesso,si tornò ai cinghioni ;e coi successivi perfe-zionamenti di nuovo a-gli archi ed alle questi cocchi ne esistono due in Verona nelle case dei conti SereRo deoH Alliohieri, ma, purtroppo, ne furono distruttii carri e non ne rimangono chele casse. Queste furono ampia-mente illustrate dal conte Gio-vanni Gozzadini nella citata me-moria, la quale è una vera mo-nografia sui cocchi e carrozze esulla loro origine. Le due car-rozze, diremo così, veronesi, sonosimili fra loro, e corrispondono altipo di cocchio descritto dal ca-pitano De Marchi e fatto fareper il duca di Ferrara, alla cuicorte figurarono i primi cocchi ocarrozze apparsi in Italia. SonoCarrozza vcncesc (vista da lergo). riccamente scolpiti, omati di po- mi o palle, con stemmi intagliati e dorati. Il conte Gozzadini esclude Un carro, nel verso di una medaglia del Pisanello intagliataper Alfonso dAragona, re di 20 — che potessero avere una copertura stabile, e sostiene che venivanoricoperte da ricchi drappi solo in caso di bisogno. E notevole la lar-ghezza dei montatoi, come la bassezza dei sedili posti di qua e di làdellarco dingresso ed alti dal piano della carrozza appena i 5 centi-metri; certo vi si mettevano sopra cuscini, ma le dame del 1500 vistavano quasi coricate, come quelle dellepoca romana e del MedioEvo nella Rheda e nella carretta. Il conte Gozzadini ritiene questecarrozze costrutte in Verona, tra il 1549 e il 1572.
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