. Dell'imprese . ofe mttauia breui di lor natura. renecertamente far2,la c61ìderazÌGne,che mi può rellar da muouerui din-torno a fia: Che qual ora il Motto (i forma di parole colte daaltri;fpellè volte porgono à quello più di vaghezza, il cogliere anzi leJdiiregueti, che le pccdéci parole di là,ondelìleuano:(ì comeinqUalmpfa auuerrebbe g, métouara della Galea colle vele raccolte,e corenùtc-ir,il cui Motto sì fii A RPUPE RE MOS. Allcquali parole del ^uerbio, •nde talf Impfà èderiuata^vano laltre innàzi,chc dicono : 1M P O S . vtNTJi DI SCIP. BARGAG. iSj VENTI*, Perche no ha


. Dell'imprese . ofe mttauia breui di lor natura. renecertamente far2,la c61ìderazÌGne,che mi può rellar da muouerui din-torno a fia: Che qual ora il Motto (i forma di parole colte daaltri;fpellè volte porgono à quello più di vaghezza, il cogliere anzi leJdiiregueti, che le pccdéci parole di là,ondelìleuano:(ì comeinqUalmpfa auuerrebbe g, métouara della Galea colle vele raccolte,e corenùtc-ir,il cui Motto sì fii A RPUPE RE MOS. Allcquali parole del ^uerbio, •nde talf Impfà èderiuata^vano laltre innàzi,chc dicono : 1M P O S . vtNTJi DI SCIP. BARGAG. iSj VENTI*, Perche no ha dubbio,che ucdendofi mi dipinti i Venn,che noàlitan puntoic la vela fgonfiatajrecheralle più di grazia a porre nel Motto le uoci ulume,che chiamano le prime ; che lafciare, che quelle fianoda quelle chiamate. Vnaltrodifimli Motti mi piace di contare, ferir-to fopra vna fiamma di ftioco, & vna figura di uento, che fpira \eifoqlU licuifllmatnente, e ibno le uoci Ì N EC AT. e col fentimemo in/ìcme tolte daOuidio,douercri(re :Lenis alit flammas, grandior aura e da por mente, non folo, che le parole preftatene d*altnii,noafono afare intendere il lor fentimento bifognofe delfauore delle pa-role compagne j ma fenza elle con leggieiiflima attenzione , sintendeck), che vogliono inferire ; riguardandofi alla propictà delle figure ;che fono il Venticello Ipirante confuauità , e la fiamma per lui cre-(centc ; cofa al mio occhio molto graziofa,c uaga a fcntire. Pef quellaImprefaiì uoUedal fuo aurore, oportatore dare ad intendere, come(limo, e far fapere alla cofa amata, che i leggieri fdegni di lei, e le bre-ui ire ucrlo di lui raccL-ndongli tuttauia, o nudrifcon maggiormeniel»fue amorofc fiamme ; non pure non gliele fmorzano ,od citinguono .Macheben le graui, e le fpietate ingiullizie, <S«:ingiuiiofe crudeltà dielTà ; lono pollenti a abbattere il rutto, e fpegnere in lui tutta la fiamma«lei fuo amore : come pcrauucntura sei diceil


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