. Dell'imprese . -nare a quello, che del Motto fi fauellò : C he elfo fi dee per qualunquetempo feoprite after marinamente : acciocheda quello non potelie al-cuno prefumere, che quello non fi polla tal uolta ancora negatiuamen-te proferire. Che ciò non neghiamo già noi poterli fare neliimprefe,anzi conferiamo le fue parole poter fonare tanto negando quanto af-fermando : fé per altro elle bene e conueneuolmente faranno quello, che fi ragiona potrà auuenir perla figura del dire, che ne-gando afferma; fimile ai Motto delllmprefa di Donna Claudia Ran-cona fopra vna fiamma : N V N QV AM
. Dell'imprese . -nare a quello, che del Motto fi fauellò : C he elfo fi dee per qualunquetempo feoprite after marinamente : acciocheda quello non potelie al-cuno prefumere, che quello non fi polla tal uolta ancora negatiuamen-te proferire. Che ciò non neghiamo già noi poterli fare neliimprefe,anzi conferiamo le fue parole poter fonare tanto negando quanto af-fermando : fé per altro elle bene e conueneuolmente faranno quello, che fi ragiona potrà auuenir perla figura del dire, che ne-gando afferma; fimile ai Motto delllmprefa di Donna Claudia Ran-cona fopra vna fiamma : N V N QV AM DEORSVM. appref-19 il Rufcello non pare che il Motto habbia vigore di , come adopera quello, della luna piena ; N O N S E M P E R£ A_D£ Al, E potrà ancóra il Motto hauere affermante una parte, eParte R 3 laltra **o IMPRESE laltra negamo, qual ha quello della Zucca da nuotare portata dalFrancefcone: IACTOR, NON MERGOR, equellodelle«annuccie inondate : ABLVIMVR, NON E più altie affai. Ma lafciando ormai più minute, e meno iimpor-tanti confiderazioni intorno a quefta feconda parte deMotti, allafot-tigliezza degli Ingegni curiofamete inueftigatori trapallerencene allaterza, &vltimaparte, che di quelli proponemmo di douer ragionare:fé prima però vi haurò accennato ; Che da quello fi è fin qui con ra-gione andato difeorrendo, appretto alla maniera del cauare acconcia-mente per virtù dd Motto gli vii, e le propietàdecorpi dellImprese;mi credo fenza fallo poterli intendere quanto bene, e quanto attempohabbiagiudicato Alleifandro Farra,e Bartolomeo Taegio, che in que-lla parte fi fcuopró concordi ; dicendo eflì.Che fé le parole del Mottoaltro non operalìero, che inoltrar femplicemente la loia natura diquella cofa, che nellImprefa li rapprefenta ; ciò non lì difeonuerebbemeno ,nè meno faria bialmeuole , che fi lia la uita di coloro, lanimadequaii priua dello fplendore intellettuale, reità rutta uia neienfi cor-porali imin
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