. Iconologia . a rofa con quefto morto . SicFlorui. Imprefa, che di corpce danima fi con-«iene più doppo la morte fua, che in vita, poi-che fiorì colmo di gratia* e mtefìàncl Pontifi-cato bceuifiimo tempo, come la rofa, lafiandoal mondo foauifiìrao odore di fé. LaSeppia, & il Calamaro detto da Greci altra ferrata, e bafla, dimoflrano la rilaffationc della mente negli alti penfieri del Cielo, & la perciià intornoalle balìe voglie terrene. VITA CONTEMPLATIVAÌ DOnna ignuda,che ftenda vna mano aper-ta vccfojl Cielo, & con laltra tenga vnJibto^nei qualefia fccitto il motto tratto dal Sal-mo . Adihi


. Iconologia . a rofa con quefto morto . SicFlorui. Imprefa, che di corpce danima fi con-«iene più doppo la morte fua, che in vita, poi-che fiorì colmo di gratia* e mtefìàncl Pontifi-cato bceuifiimo tempo, come la rofa, lafiandoal mondo foauifiìrao odore di fé. LaSeppia, & il Calamaro detto da Greci altra ferrata, e bafla, dimoflrano la rilaffationc della mente negli alti penfieri del Cielo, & la perciià intornoalle balìe voglie terrene. VITA CONTEMPLATIVAÌ DOnna ignuda,che ftenda vna mano aper-ta vccfojl Cielo, & con laltra tenga vnJibto^nei qualefia fccitto il motto tratto dal Sal-mo . Adihi adhdrere Deo bonum efl, Michel* Angelo, come fi è detto della attiua»fa vna fiatua di Rachele, focella di Lia, & figli-uola di Laban per la contemplatiua*con terna-ni giunte,con vn ginocchio piegato, & col vol-to pat che dia leuaca in fpirto,& ambedue que-fie fiatile mettono inmczoil Moife tanto fa-raofo del già detto fepolcro. Vu 4 VITA éjò VITA IconologiaE L* A N I M VNa giouanetta veftita di vcrdcche con lade(ìra mano tenga con bella gcatia vnalucerna accefa. Sì vette di verde per dimoftrare la fpcranza»che ihuomo ha di longa viia » Le n dà la lucerna accefa per ngnifìcare la vi-ta, nella qualerolioinfufaperfar viuoil lume»ne dimoerà quel virai huniore, del quale il ca-ler fi pafce per dar vita al corpo, ilqUale man-cando, cneceffario, che ìnfiemc,e*lcaldo,cIcorposeftingua» & manchi. Diqn»c,che ap-prefTo Butipide in molte delle fue Tragedie,quelli, che hanno a paflare di quefìa vira, dico-no quelle parole Dio ti Talui ò cara luce, la qua-le opinione feguitò Plutarco, dicendo, lucer-na edere firoile al corpo, che è dellanima ricet-j^acolo. VTTA HVMA. NA. D Onna veftita dj verde, con vna ghirlandain capo di fcmpreuiuo,fopra laquale vi fiavna fenice,& nelladefìrama»o terrà vna liracon il plettro, e con la finifira tiene vna tazza,trndo da bere ad vn fanciullo. Qnelicche da Latini fi elice vi- uere, fi dice nellh


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