. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ntifsimorifentimento,breui, ma potentifsime parole efplicando j fé vo-to voler vi/itaril Tempio,doue di felicifsime operazioni, e di giocondilsimi effetti,la Nunziata pertutte le Terre de Fedeli è famofa : pur che al fou-uenimento di si lunga amaritudine, e fciagura, ilfauor diuino le fofTe prefto. Non fi tofto ciò ebbefatto, che rifentiti i terribili diabolichi furori, contanta fmaniadi dentro la ricercarono,e commof-fono, che efTa ne cadde tramortita. Ma non au-uenne per ciò, che di fommoacquifto non foffeil danno ; po


. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. ntifsimorifentimento,breui, ma potentifsime parole efplicando j fé vo-to voler vi/itaril Tempio,doue di felicifsime operazioni, e di giocondilsimi effetti,la Nunziata pertutte le Terre de Fedeli è famofa : pur che al fou-uenimento di si lunga amaritudine, e fciagura, ilfauor diuino le fofTe prefto. Non fi tofto ciò ebbefatto, che rifentiti i terribili diabolichi furori, contanta fmaniadi dentro la ricercarono,e commof-fono, che efTa ne cadde tramortita. Ma non au-uenne per ciò, che di fommoacquifto non foffeil danno ; polciache folleuati in lei gli fpiriti vitalinel ceruello, e più viuaci tornati gh fpiriti naturalinelle membra ; tutti que ma)uagi,e tormentofi féne toliero via. Qual foHe allora di coftei la medefima poteua dirio,o più tofto nonpoteua dirlo. Il perche, fenza reila, e di buonoandare con foliecitudine ridottafi a Firenze^entròaquel 1 empiovi/ìtare,chedifpollo aueua;e fcnota con più dVn fegno di riuereute pietà, quellaottenuta liberazione. Vh. Vn Garzoncello pofto dalla bocca dvn Bue a morta- lifsimo danno y ricurda la ISSISI ZI ITA, e di nientsvienvfefo. Cap,LXXVIIL Vegli Scrittori, i quali diftinferotra la f ortuna,el Cafo, affermatoanno, che a più cofe fottentraua ilCalò, che la Fortuna : eflendochèquanto auuien da quefta, auuienaltresì da quello: ne però alloncontro^gli efiti na-icenti da quello, nalcon da quella. Ma fìafi il Ga-io vn euento di cofa inopinata , o fiafi la Fortunavnacag»^**- r^^ ;*<» r\e,\\Q cofè operate conpropofìto, e col fine,io quanta me crerlpi- voglio,alcuni ftrani auuenimenti di rado iuccedere ] peralcun rifpetto da S. cosi permeili, la queftamaniera fi raffigura elTer quelloj quale ad Agnolodi Pagolo da San Lorino del Conte auuenne il z8dOttobre nel i 51 i . Aueua egli attaccati i buoialla treggia,e mentre altroue attendeua,vno di ef-fl,con la bocca prefìgli i gè ni tali, forte ftrignendo,alzato


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