. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . Autori , e Dionifio Certofino fopra 1ifteffo cap. 5. a Galati , la Longanimità , è accompagnata dalla fperanza,che fa che lliamo affettando fino alla fine i beni promeffici da Dio noftroSignore ; e però quella virtù pare che guardi più la fperanza , e 1 bene,che la paura , o 1 audacia , o la malinconia , ma la pazienza fopporta imali , le ingiurie , e le avverfità prefenti , affine di aver poi bene : maperchè non balla foffrire al prefente folamente , fi ha da fopportare per qual-sivoglia lunghezza di tempo , e per quanto piacerà al Signor Idd


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . Autori , e Dionifio Certofino fopra 1ifteffo cap. 5. a Galati , la Longanimità , è accompagnata dalla fperanza,che fa che lliamo affettando fino alla fine i beni promeffici da Dio noftroSignore ; e però quella virtù pare che guardi più la fperanza , e 1 bene,che la paura , o 1 audacia , o la malinconia , ma la pazienza fopporta imali , le ingiurie , e le avverfità prefenti , affine di aver poi bene : maperchè non balla foffrire al prefente folamente , fi ha da fopportare per qual-sivoglia lunghezza di tempo , e per quanto piacerà al Signor Iddio , cheperò fi dipinge Matrona attempata, e a federe fopra di un faffò. Si dipinge cogli occhi verfo il Cielo quella virtù, alla quale si appro-pria , come colla nel Salmo : Deus longamìnis , & multum mifericors . Peril fine , che fono i beni eterni promeffici da Dio. Si rapprefenta colle mani alzate , per la fperanza che accompagna, e faparer breve 1 affettare in quello Mondo. m LOaUA- TOMO QV Di Ce/are Pipa, 47. TVOnna giovane* coIla-4)^car-^^rta^-Sar-à-J-£lhtaL di cangiante* e detraeJL^ velie farà confetta di cicale, e dì lingue . Terrà in cima del capouna Rondine » che fìa nel nido in piedi % in atto- di cantare ; e colla deliramano una Cornacchia . , - Si dipinge di età giovanile * perciocché il giovane non può- fapere af-fai , perchè la prudenza ricerca la fperienza , la quale ha bifogno di lungotempo. Arith nel Hb. 6. dell Etica : fivoenis non potefl effe fapiens , quiasprudentia requirit experìentiam , qua tempore- indìget ; e perciò pofsiamo dire »,che il giovane non avendo fperienza ,, facilmente incorre nell imperfezionedella Loquacità . Si rapprefenta colla-bocca aperta j perciocché il garrulo Q. dimoitra pron-to, e licenziofo. nel parlare, come narra. Plutarco de ganv Garruli nemi-nem indimi, & femper loq:vintnr .. 11 veftimento. dì colore cangiante denota la varietà: de* concetti delLoquace,, che fono, ltabili,. e re


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