. Le imagini dei degli antichi . ia detta la fede de ù Dea adorata in Scorna. 3 44 ?5 9«Virtù mafchile. 3 $ 9 Vittoria con Mlnema. 34 Vittoria fen£alet in f\pma nelCa n~ pldGglio . 3; 7 i Vittoria come difegnata» 373 Vittoria Dea commune . 3 76 Vittime date a Mmerua. 368 Vitello fquarciato nelle ceremonie di Bieco. 400 Vliffe (p-e^ale sirene . 230 V n xia cognome di Giunone. ìS$Vfo de gli Dei antichi nel fepelire i morti. 16 $ Vulcano per linuemo. 42 Vulcano perche intefo non potè mai congiungerft a Minema. 3 5 6Vulcano chefìa Zoppo. 357 Vulcano con topi. 358 Vulcano gettato giù da


. Le imagini dei degli antichi . ia detta la fede de ù Dea adorata in Scorna. 3 44 ?5 9«Virtù mafchile. 3 $ 9 Vittoria con Mlnema. 34 Vittoria fen£alet in f\pma nelCa n~ pldGglio . 3; 7 i Vittoria come difegnata» 373 Vittoria Dea commune . 3 76 Vittime date a Mmerua. 368 Vitello fquarciato nelle ceremonie di Bieco. 400 Vliffe (p-e^ale sirene . 230 V n xia cognome di Giunone. ìS$Vfo de gli Dei antichi nel fepelire i morti. 16 $ Vulcano per linuemo. 42 Vulcano perche intefo non potè mai congiungerft a Minema. 3 5 6Vulcano chefìa Zoppo. 357 Vulcano con topi. 358 Vulcano gettato giù dal Cielo. 358Vulcano slega la madre Giunone.$ 5 £Vulcano alla fucina. 3 60 Vulcano f\e. 360 Vulcano legò con vna rete Venere, e <J\iart<i-9. 362 Zampogna di Van. f$j Zefiro marito di Flora. 244 Zefiro vento,manto di Flora. 244 IL FINE. LE IMAGINI DE I DEI DE GLI ANTICHI, Raccolte da Cartari Reggiano • Conla efpofitioneallegoricafittoeia/cuna Imagine* e sfratadaltiHeJfo per Cefare Malfatti P adottano .. I tutte le perfettioni date alla natura humana altra non è > che Zìa maggiore ,né più propria allhuomo della Reli- Wigtm pergionei & perciò non fu gente alcuna fattone prinamai, che di quella non participafle in Pae »* £*qualche modo. Et benché fi dìca,che buomim •la ragione principalmente fa lhuo-mo differente da gli animali brutti}nondimeno fi vede, che anco innan-zi a lvfo di quella, la religione fi morirà in lui, come che natu-ralmente accompagni lanimo humano,fecodo che diceua Iam-blico Filofofo Platonico , ilquale vuole, che certo lume diuinovenghi a ferire gli animi noftri, $c che in quelli nfuegli vnap-petito naturale di bene,fopra del quale Ci difeorre poi, & fé nefa giudicio. Laqual cofa è ftata pofta da alcuni fotto la fauoladi Prometheccome che quel fuoco diuino,col quale eghdkdevita al primo huomo, tiri di continuo a sé per certe vie occultelanime humane , 6c che quelle parimente fentendo donde fo-no venutc>& da cui ha


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