. Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dall


. Iconologia di Cesare Ripa Perugina ... Nella quale si descrivono diverse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed altre infinite materie. Opera utile ad oratori, predicatori, poeti pittori, sculptori, disegnatori, e ad ogni studioso, per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia appatato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che può cadere in pensiero humano. Ampliata ultimamente dallo stresso autore di CC. imagini, e erricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione .. . fempiterna > di cui legicioiumente può» Kue fimbolo il ginepero annouerato tra le piante eterne Il chiodo, j0 ICO NO LO Gì *A MEMORIA GRATA DE* BENEflClI TI chlodo,che tiene in mano,è tolto da gli Adagi j in quel prouerbio, Clatrabali figere beneficium,conficcare il benefitio con vn chioclo da traue,pernotare la tenace memoria del benefitio riceuuto chhauer fi deue. Ponefi in mezzo al Leone,ed allaquila perche quelli animali,ancor chef«i di rag one , hanno moftrato di tener grata memoria de benefici] riceuinIn quanto al Leone Aulo Gellio nel ^rifèrifce,che Appione htftrìco Greco lafsò fcritto di haueré, non vdiro, ma con gli occhi] propij vedein Roma nel Cerchio maflimo, facendoli li giuochi publici delle caccie, eire (lato e/pofto vno fchiauo detto per nome Andtodo alle fiere, e beftie,cheerano, tra lequali vno horribile, e feroce leone iubito, che vidde Andro(tette quafi marauigliato, e dapoi saccoftò a lui, facendogli fetta con la eoecome è coftume damoreuoli cani, e leggiermente gli leccaua le gambe, e 1Androdo,che prima era quafi morto di paura, accarezzato dalla fi« mani cominciò a pigliare lo (mattito ipirt


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