. ndro ben promet-tono Trionfi degni deterni Encomi. Ma lIngegno mio,per fé poco fertilejinfaluatichito fra le fpine de miei continuiAffari non può produrre Encomi degni di tai Trionfi. Pure,sio non vaglio facondo à celebrar le fue lodi,ftarommi offe- ^ z quio- 4 quiofoad ammirare le fue grandezze •, E vaglia loflequio mip ad impetrarmi allombra della fua Grazia^quella defiderata profte-zìone^ehe già godei fotto il patrociniacortefedelTùo gra Padre di fempre cara^e no mai delebile * Lecui virtù Eroiche^fi come Veggo rin
. ndro ben promet-tono Trionfi degni deterni Encomi. Ma lIngegno mio,per fé poco fertilejinfaluatichito fra le fpine de miei continuiAffari non può produrre Encomi degni di tai Trionfi. Pure,sio non vaglio facondo à celebrar le fue lodi,ftarommi offe- ^ z quio- 4 quiofoad ammirare le fue grandezze •, E vaglia loflequio mip ad impetrarmi allombra della fua Grazia^quella defiderata profte-zìone^ehe già godei fotto il patrociniacortefedelTùo gra Padre di fempre cara^e no mai delebile * Lecui virtù Eroiche^fi come Veggo rinouellarfi inV. A. così con quelle il gloriofo fuo Nome ^ fpero veder benpreftorinouato nel Frutto primatticcio di quella Prole chefeconda, e feliciffima s attende, coi voti di tutta Italia dal fortunatoInneftodiquefteduegranPìaàteF A RN ES Ee M EDICK If Cielo fecondi! voti, e renda felice V. A*alla quale con profonda vmiltà riuerentemcnte minchino^ *^Di Piacenza il di Decembre 1628. Vmilirs, cdiHótifs. Seriiicore Bernardo Morando». l; a V t t o r e. a chi legge. 1 E Fefle, che cita vedrai^ gtudìctofó Lettor e ^ efcrjtrApprefentatermElicona^doueuamrapprefentarftìnTìacen^a. Si fparfe appena la nmua dejideratadi quelle ?\lj)^^e,chelor fonoargomehto^che ad ifpie»game conpriuatafpefa la comune allegre^^a^alcunialtri meco injieme fra i pm dinoti C ittadini di prò--pria Voglia sinduffero. Erano già fabbricate le AdacchinCy concertatete Adtìfche^fludiatii balletti ^ compoHi i Fuochi ^appr e flati gli Abitì^ne altro s*attendeuayche^n cenno di S,A,S,per farne con Imna grafiadì lei gra^ìojd fpettacolo^ Le ^g^^efurono differite ; e non è meraui-glia i perche le Moli di ^e^o^i sìgraui non fi conducono si di leggiero :gli Elefanti doppo il coficepimemo figliano tardi : Il tempo opportuno alleQy^^^ioni de Grandi^ (Quantunque fa conftderato da molti, è penetratoda pochi y enondouea terminar fi in pochi giorni l^m.^ccoppiamentOychefarà proffMemle a mo
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