Opere volgari . ra-gionamenti panarono, privò morte importuna la cafa noftra di treTariffimi gentiluomini, quando di proipera età, e fpcranza donorepiù fiorivano; e di quefti il primo fu il Signor Gafparo Pallavici-no, il quale efsendo {tato da una acuta infermità combattuto , epiù che una volta ridutto alleftrcmo, benché lanimo fofse di tan-to vigore, che pcrun tempo tenefse i (piriti in quel corpo a difpet-to di morte; purin età molto immatura fornì il fuo naturai corfo;perdita grandillìma non folamentc nella cafa noftra, ed agli ami-ci, e parenti luoi, ma alla patria, ed a tutta la Lombardi


Opere volgari . ra-gionamenti panarono, privò morte importuna la cafa noftra di treTariffimi gentiluomini, quando di proipera età, e fpcranza donorepiù fiorivano; e di quefti il primo fu il Signor Gafparo Pallavici-no, il quale efsendo {tato da una acuta infermità combattuto , epiù che una volta ridutto alleftrcmo, benché lanimo fofse di tan-to vigore, che pcrun tempo tenefse i (piriti in quel corpo a difpet-to di morte; purin età molto immatura fornì il fuo naturai corfo;perdita grandillìma non folamentc nella cafa noftra, ed agli ami-ci, e parenti luoi, ma alla patria, ed a tutta la Lombardia. Nonmolto morì M. Celare Gonzaga; il quale a tutti coloroche aveano di lui notizia , hfciò acerba e dolorofa memoria dellafua morte ; perche produccndo la natura così rare volte come fa,tali uomini , Darcva pur conveniente che di quefto così tofto nonci privafse ; che certo dir lì può che M. Cefare ci fofse appuntoritolto quando cominciava a moftrar di le più che la fpcranza, ed efsQv. DEL CORTEG. LIBRO IV. 193 cfsereftimato quanto meritavano le fue ottime qualità; perchè giàcon molte viratole fatiche avea fatto buon teftimonio de! fuo va-lore ; il quale rifplcndeva^, oltre alla nobiltà del fangue^. dellor-namento ancora delle lettere, e darme, e dogni Iaudabil coftu-me ; tal che per la bontà , per lingegno, per lanimo, e per lofapcr Ino, non era cofa tanto grande che di lui afpettar non fi po-tesse . Non pafsò molto che M. Roberto da Bari efso ancor mo-rendo , molto dilpiacer diede a tutta la cafa ; perche ragionevole,pareva che ognun fi dolcfse della morte dun giovane di buonicoftumi, piacevole, e di bellezza , dalpctto, e difpofizion dellapcriona rariilìmo , in compleffion tanto profpcrofa e gagliarda ,quanto dclìderar fi potefse. Oiiefti adunque le vivuti folsero, pen-ici che fariano giunti a grado , che ariano ad ognuno che cono-feiuti «li avcfse , potuto diinoltrar chiaro argomento , quanto laCorte d Urbino fofse degna di laude, e come


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