Avventure del conte Flaminio NNmilanese dal medesimo scritte, e date alla luce soltanto a nostri giorni pel pubblico divertiemo .. . i animo indifferen-te. Un* altro mefe era già fcorfo quando in fui lido pe-fcando vidi un legno veleggiare verfo quelFIfola, ondeio rinacqui per la fperanza della mia libertà » Quello po-co dopo felicemente arrivato, il Capi tari io sbarcò, e miha ricercato contezza del venerando vecchio, di cui, glidiedi una giufe, ed intera formazione) per la quale re-do pienamente foddisfo, e meco il conduffi allr abitazio-ne. Di più cofe là: tenemmo difeorfo. e tutte gli narr
Avventure del conte Flaminio NNmilanese dal medesimo scritte, e date alla luce soltanto a nostri giorni pel pubblico divertiemo .. . i animo indifferen-te. Un* altro mefe era già fcorfo quando in fui lido pe-fcando vidi un legno veleggiare verfo quelFIfola, ondeio rinacqui per la fperanza della mia libertà » Quello po-co dopo felicemente arrivato, il Capi tari io sbarcò, e miha ricercato contezza del venerando vecchio, di cui, glidiedi una giufe, ed intera formazione) per la quale re-do pienamente foddisfo, e meco il conduffi allr abitazio-ne. Di più cofe là: tenemmo difeorfo. e tutte gli narraile mie difavventure pregato avendolo di trasferirmi inLondra , giacché a quella volta era indirizzato il fuocammino. Era quegli di nazione Corfo uomo molto af-fabile, che altre volte a queir Ifola aveva approdato vi-vendo Guglielmo, diceva egli5 e di avere ricevute dalrfiedefimo le maggiori amorevolezze . Con buon animosili fece certo della grazia, onde io cori Onorio le mPglìóri cofe affettammo , ed in fui di lui battimento leabbiamo trasferite follecitamente attendendo intanto de2profperi venti il felice momento 0. C& CAPITOLO XV. halP Ifila fi parte il C. Flaminio, e va in Londra JBai medefimo viene [carcerata Madama Laura ^ e lafle[fa racconta i fuoì patimenti « Incontro del Cava*lier Leopoldo j e di jua Confort e . N E5 miei lunghi , e perigliofi viaggi non mi fu maitanto feconda la fortuna 9 quanto in quello^ in cuicon lo Capitanio Còrfico mi accompagnai > confumatiavendo due mefi fòli nel giùgnére in Londra „ Neil*reale magnifica Città arrivato gufte infoimaiioni\ prefìdella mia arnatà inconfolabile donna/ è rjenfo, qual pof-fono eflere i mezzi piìr\ efficaci per fcarcérarlà, A tuttifgnoto, e di raccomandazioni privo ar chi rivòlgermi notifapeva^ ne avrei cofa alcuna ottenuta ,? fé del th\o Ca-pitanò la ineiìirnabile bontà rYòn fi avefTe prefo caricodi allTiìernìi benigfnaniente , Aveva iervitu il. medefimoCon un Signore di portata de
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