. Studi e ricerche intorno ai nostri romanzieri e romanzi del settecento; coll' aggiunta di una bibliografia dei romanzi editi in Italia in quel secolo. t Lkcriza e BiviUSàio fìà Frontispizio. chia maniera dei romanzi davventura : è la storia dunaGiuditta, israelita, che fugge da casa, viaggia per 1 I-talia, la Polonia, la Russia, ha molti amori, uccidechi tenta possederla, incendia una casa per vendetta,si sposa, resta vedova, le vien rapito un figlio, torna amaritarsi, si fa cristiana, uccide il figlio senza ricono- — Ini — scerlo, ecc., ecc. Ma tutti questi casi narrati in uncentinaio di pa


. Studi e ricerche intorno ai nostri romanzieri e romanzi del settecento; coll' aggiunta di una bibliografia dei romanzi editi in Italia in quel secolo. t Lkcriza e BiviUSàio fìà Frontispizio. chia maniera dei romanzi davventura : è la storia dunaGiuditta, israelita, che fugge da casa, viaggia per 1 I-talia, la Polonia, la Russia, ha molti amori, uccidechi tenta possederla, incendia una casa per vendetta,si sposa, resta vedova, le vien rapito un figlio, torna amaritarsi, si fa cristiana, uccide il figlio senza ricono- — Ini — scerlo, ecc., ecc. Ma tutti questi casi narrati in uncentinaio di pagine, ci annoiano meno che nelle stem-perature del Chiari. Anche più notevole — e per ciòforse il romanzo andò a ruba — e la novità dell am-biente in cui è svolta lazione e unacotal libertà di sen-timenti e larghezza didee che lautore mostra nelle sue -?^f^^^^ P m VENEZIA MDCCLXIXK=ia^^i1^ ^a rft-ivi1--\ Frontispizio. pagine e gli fanno onore. Siamo in mezzo agli ebrei,sentiamo discorrere di rabbini, di ghetti, di riti ebraici,e spesso leggiamo persino qualche parola o frase e-braica. Il padre di Giuditta è rappresentato come il tipotradizionale dellebreo, avaro, spilorcio, ricco, schifoso. — 152 - Ma la figura della figlia è, con intenzione evidente,messa in buona luce dallautore. E sempre una di quelleeroine che quel secolo amava, strane per noi, equivocheed antipatiche ; ma ad ogni modo il Piazza ne ha vo-luto fare uneroina di valore e di virtù. Ancora: lau-tore coraggiosamente non si perita di dedicare il suoromanzo a un ebrea. Nella lettera dedicatoria « allaSignora Benedetta Clara Bonfil > dichiara eh egli nonha avuto scrupolo di presentare « nella gran scena delmondo un Ebrea che può insegnar col suo esempio cosasia vero amore e vera onestà ?». E gli par naturale chequella storia sia


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