. Varie poesie . ti , come Marfia. (2) Niccolò Amenta. (3) Avvocato feiocco introdottoda Amenta in una delle fueCommedie. (4) Camillo Querno Poeta diMonopoli 9 che andò a Romatiel 1514. con un poema diventimila verfi intitolato XA-hjjiade. (5) Intende di un dittico recita-to da Amenta in una eruditaAccademia di Poeti. (6) Lo fteflfo Amenta. (7) Che fece una prefazione aduna Commedia di Amenta. (8) Amenta medefimo , che lAu-tore chiamava Ciclope. (9) Intende figuratamente lo fìef-fo Falcone. Volentieri fi farebbe aggiunta la fpiegazione di mol-te voci, e proverbj Napoletani, che fi contengo-no


. Varie poesie . ti , come Marfia. (2) Niccolò Amenta. (3) Avvocato feiocco introdottoda Amenta in una delle fueCommedie. (4) Camillo Querno Poeta diMonopoli 9 che andò a Romatiel 1514. con un poema diventimila verfi intitolato XA-hjjiade. (5) Intende di un dittico recita-to da Amenta in una eruditaAccademia di Poeti. (6) Lo fteflfo Amenta. (7) Che fece una prefazione aduna Commedia di Amenta. (8) Amenta medefimo , che lAu-tore chiamava Ciclope. (9) Intende figuratamente lo fìef-fo Falcone. Volentieri fi farebbe aggiunta la fpiegazione di mol-te voci, e proverbj Napoletani, che fi contengo-no in quefti pochi libri dell Iliade, per compia-cere a chi ne ha vaghezza ; ma perchè il teftogreco , e le dotte traduzioni in varie lingue po-tranno fomminiftrare baftevole chiarezza amenointendenti della Napoletana favella, ce ne fiamoper tal ragione attenuti. PARTEDELLA ILIADE D I O ME R O IN LINGUA NAPOLETANA DEDICATAAL REGIO CONSIGLIERO D. MUZIO DI MAJO Capo di Ruota nella della Vicaria Criminale. !3S. auto » £ deritto Elio , £ guarnuto , **^v , C/6 ^ nuje Pagliette daje fatica , e guflo,Chiamato a dare audienzia a Tizio 3 eCajo y E una fejìa faje lo pifo juflo :Mo, che bui* vierze , a me cride , cti è guajo |Da quant ha , eh e/ce feccia da jìo fuflo :Io pe mme faccio, Ufcia perrb ne ha carpa,Si trova W uojfo , addò credea la porpa • Vide co pena ( ca lo genio è buono )Ca va la lengua nofta arreto a tutte 5E ca li Tofche fé fo puojìe ntuono ,E benneno pe ncienzo anft a li grutte:Quanno ^ Dio razia, avimmo tanto fuono 3Tanta dorgezza dinto a jìi connutteyChe fenza troppo fpremmere le dammaLe bafe patte vente, e V annestammo * % Comme dice Ojforia, cofsì àicti io ,E ri aggio ero a front a de lo vuoflo :Ma fi da fi a Cetà, comrri a Ghiodìo 3Nn hanno cacciato lo Corte fé nuofìo ,E tutte ( manco fi le fojfe zio )Fanno a punia pe Dante, e f Ario/lo •E fi fé fa na fìraccia ogne Sfelenza yNon vo lo rrafo y fi riè de Semenza n6 Che s ha da fare ? Ufc


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