. Teatro d'imprese . prefà non già da cucina,ma rubata da bottega di confettiere,&: è quel Calderoncello da inconfettare, il quale hebbe coconfetti den-tro Augufto Piccolomini della Triana Caualiere Agitato conlofcrittoI g n e,et mot v,gli fu fatta dal Dottore legge la Caldaia col proueibio,e ridicololb Dice male alla padella, volédo chi la far fàpere, che quella perfòna, chaueua detto mal di lui, era di eflomolto peggio ìa fòrte dImprefe(percofi chiamarle)fatte alle vegghie3& per tratteniinento,riefcono grate, e piaceuoli; che per altro fàra-no riputat


. Teatro d'imprese . prefà non già da cucina,ma rubata da bottega di confettiere,&: è quel Calderoncello da inconfettare, il quale hebbe coconfetti den-tro Augufto Piccolomini della Triana Caualiere Agitato conlofcrittoI g n e,et mot v,gli fu fatta dal Dottore legge la Caldaia col proueibio,e ridicololb Dice male alla padella, volédo chi la far fàpere, che quella perfòna, chaueua detto mal di lui, era di eflomolto peggio ìa fòrte dImprefe(percofi chiamarle)fatte alle vegghie3& per tratteniinento,riefcono grate, e piaceuoli; che per altro fàra-no riputate fciocche,& indegne. LArido fra 1 Gelati di Bologna, ha laCaldaia,ò vafo di Medea perringìouenireEfone,il qualepria,chella ringiouenifTe,fece pruoua fé lartificio era buono con vn ramo fècco di Vli-uo, che poflo dentro fubito riuerdì,fiorl,eprodufTelvliue, tolfè dunquequello rame co vn ramo détro, e gli diede per motto la parola Virescet . Seconda. K 4 CAL- IP Teatro dimprefe,. CALTA FIORE. Pvnta dallOrientetutto cinto diraggi il Sole, da cuinefee la luce,& ifcorrendo per lo {patio di vn giorno,na-{condefèmedefimolafèra, e raccoglie in {èfteflb Jefucbellezze : Nafce herba ne*bei giardini, la quale producefiore,che sapre nel fèno della terra, quafiin terreno Cie-lo picciolo Sdentanti ha raggi,quante ha foglie,tutti do-ratile fòaui; che appunto ralTembra, che fare volefle qua giù natura, mo-dello, e ritratto di quel celefte, riftringendo la grandezza, e moltitudinede Cuoi làpi in minuta herba,e menomo fiore, a cui toglielTe il fòuerchiodello fplédore, che abbaglia,ma non già il vago,& il bello, che gli occhialletta, e conforta. Il quale legnando il viaggio del gran Pianeta chiudele dorate lue pompe nel buio per ilèoprirle di nono alla di lui luce. Eieogni mele quelli là su Ci rinouella ne legni, quefti qua giù Ci rinouella ne*ramidifuoftelojin modo chepare,chevno min,e vagheggi {è ftefTo, eiefùe vaghezze nellaltro: Evn tal fiore detto C


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